Triathlon. Un siciliano al Mondiale Ironman alle Hawaii. Le sensazioni di Parrinello alla vigilia della partenza

di Elio Natale Coppola

Il prossimo fine settimana sarà quello più atteso da tutti gli appassionati di triathlon. Dal 6 all’8 Ottobre, infatti, si disputerà la 45ª edizione dell’IRONMAN World Championship. Come da tradizione, e dopo due anni di assenza causa pandemia, il Mondiale ritorna a Kailua-Kona, alle Hawaii. Nell’arcipelago pacifico ci saranno anche dei rappresentanti italiani, ma, i più attenti si ricorderanno che tra questi ci sarà anche il mazarese Marco Parrinello che ha conquistato la qualifica nell’Ironman di Amburgo, lo scorso Giugno.

Questa manifestazione hawaiana trae origine da tre diverse competizioni che si svolgevano già sull’isola. La gara di nuoto, la Waikiki Roughwater Swim, sulla distanza di 3860 m, quella ciclistica, nota come Around-Oahu Bike Race, di 185,250 km, e la maratona di Honolulu (Honolulu Marathon) con i suoi classici 42,195 km.

Per saperne di più sull’evento, sulla preparazione e sulle sensazioni prima di questo storico evento, abbiamo raggiunto in intervista il diretto interessato, l’avvocato di Mazara del Vallo Marco Parrinello.

“Dopo anni da spettatore, finalmente sarò protagonista. Soddisfatto della preparazione”

Ciao Marco, come ci si sente a pochi giorni dal Mondiale? “Dopo vent’anni a seguirlo durante le notti italiane, finalmente sarò presente dal vivo e dovrò essere io a gareggiare senza stare a guardare gli altri. Sarà un evento molto emozionante ed un’esperienza che non potrò dimenticare. Il giorno prima ci sarà la sfilata delle nazioni e delle tribù hawaiane. L’ambiente è molto suggestivo e un pizzico mitologico, anche perchè è qui che è nato il triathlon”.

Come è andata la preparazione? “Dopo Amburgo ho fatto una decina di giorni di vacanza per poi riprendere la preparazione a fine Giugno. Sono riuscito a seguire tutto il programma che mi ero prefissato nonostante lo straordinario caldo che c’è stato questa estate. Mi è stato proposto di allenarmi in montagna ma, un po’ per masochismo un po’ per gli affetti, ho preferito restare a Mazara. Inoltre, questa scelta mi è servita per abituarmi alle temperature ed al clima delle Hawaii. Ho avuto dei buoni riscontri in termini di prestazione ed ho avuto valori migliori rispetto alla gara tedesca”.

Conti quindi di abbassare i tempi di Amburgo? “No, quello non è fattibile perchè le condizioni saranno completamente diverse. Per esempio, la frazione di nuoto verrà fatta senza muta perchè le acque sono calde e nelle altre due prove il dislivello. Da molti è considerata la prova di Ironman più dura in assoluto. Inoltre, dato che  Quindi, i tempi saranno diversi ma mi piacerebbe essere il primo tra gli italiani. Non sarà semplice perchè, visti i due anni senza mondiale, saranno presenti tutti quegli atleti che nel 2020 e nel 2021 avevano conquistato la qualifica”.

Hai già organizzato tutto per il viaggio? “Si, la partenza è fissata per domani (30 Settembre) con atterraggio previsto tra l’1 ed il 2 Ottobre. Una volta arrivato non potrò subito allenarmi per via del jet lag, ma riprenderò dopo 3/4 giorni dall’arrivo giusto per tenere il motore pronto. La gara sarà la mattina di sabato 8 alle 6:40 hawaiane, che corrispondono alle 18:40 italiane. Per chi vuole seguirla c’è una pagina dedicata su Facebook (IRONMAN now) e poi c’è l’app Ironman Tracker che permette, inserendo il nominativo, di seguire live ogni atleta, con tutte le statistiche in costante aggiornamento”.

Andrai da solo? “No, insieme a me verrà mio fratello che, oltre ad essere medico, ha anche seguito tutta la mia preparazione. Sarà una presenza importante perchè con il caldo delle Hawaii, avere una figura preparata affianco mi da maggiore sicurezza. Anche l’attrezzatura, come è accaduto per Amburgo, partirà con me perchè dopo essersi allenati per oltre un anno con gli stessi strumenti, cambiarli al momento della gara non è consigliabile. Inoltre, data la durezza dell’evento, anche gli stessi organizzatori ci permettono di gareggiare con i nostri attrezzi e, anzi, il giorno prima della gara dobbiamo consegnarli a loro”.

Questa sarà la tua ultima uscita stagionale? “Ci sarebbero altre gare in Sicilia stesso, però, io tornerò abbastanza stremato e per il resto dell’anno mi riposerò. Si, dei 13 giorni che resterò alle Hawaii, gli ultimi due/tre spero, se non sarò totalmente provato, di poterli sfruttare per visitare le isole. Ho già programmato dei tour sui vulcani locali e delle escursioni subacquee, ma saprò dirti meglio al mio ritorno. Mi sarebbe piaciuto restare di più ma il lavoro chiama”.

Ringraziamo Marco Parrinello per la disponibilità e per le foto