Modena – Palermo vista da Giuseppe Misiano

di Redazione

L’undicesima giornata del campionato di serie B vede il Palermo impegnato, sabato alle 14:00, al Braglia di Modena. Imperativo categorico per la banda di Corini è quello di invertire subito la rotta. Accantonati i bei propositi del “percorso” per portare in auge la squadra rosanero, coi nuovi acquisti e con nuove idee di gioco, è ora il tempo della concretezza e di portare a casa punti pesanti per l’asfittica classifica del Palermo. In verità, dopo le tre sconfitte consecutive (Frosinone, Sud Tirol e Ternana) la squadra rosanero, nel doppio turno casalingo (Pisa e Cittadella), non ha perso ma ha raggranellato due miseri punti nel malcontento generale. Palesando tra l’altro diverse incongruenze: se con il Pisa si era trovata la via del gol in discontinuità rispetto al passato, interpretando la partità cioè più sull’aggressione degli avversari che sul piano del palleggio e della costruzione, col Cittadella c’è stato un ritorno all’antico e, di nuovo, la squadra rosanero non ha tovato spazi. Insomma, non ce ne voglia il buon Corini, ma la confusione sembra regnare sovrana. Tra nuove soluzioni e ripensamenti, cambi di modulo (il 4-3-3, come base, più le rivisitazioni in corso di partita) e cambi di interpreti per scelte più tecniche che obbligate, sembra che la svolta tanto auspicata sia lontana ancora da venire. Se aggiungiamo che alcuni effettivi sembra siano totalmente usciti dai radar, fuori dalla considerazione dell’allenatore (con particolare riferimento a Damiani e Soleri) il quadro è abbastanza sconfortante. La proprietà in questo frangente ha continuato a dare segnali di fiducia, che se da un lato è cosa apprezzabile (rispetto alla abusata tendenza italica a far pagare tutto e subito all’allenatore), dall’altro crea disaffezione nei confronti dei tifosi che cominciano a mugugnare, tanto allo stadio così pure sui social. Va bene la tanto sbandierata stabilità societaria, ma i risultati rimangono fondamantali anche nel breve termine. Questo è il loro punto di vista in estrema sintesi. Per sabato l’unica scelta obbligata è quella di Valente sull’out di destra per Elia. Lo sfortunato esterno ha rimediato una brutta lesione al legamento crociato del ginocchio destro e dovrà operarsi; lo rivedremo nel 2023. Per il resto, il 4-3-3 atipico di Corini sarà lo stesso di domenica scorsa con una chance possibile per Devetak: il serbo, subentrato nel secondo tempo col Cittadella al posto di un sempre più spaesato Mateju, non ha affatto demeritato sulla sinistra anche in fase propulsiva. Un altro che potrebbe avere una chance dal primo minuto potrebbe essere Stulac al posto di Gomes, ma ogni riserva sarà sciolta nella rifinitura di sabato mattina, poche ore prima del match. Il Modena dal canto suo, non può dormire sonni tranquilli. Sebbene abbia qualche punto in più dei rosanero, i canarini hanno avuto fin qui un cammino molto altalenante: quattro sconfitte nelle prime cinque partite, tre vittorie consecutive, e poi altre due partite perse inclusa quella in Coppa Italia con la Cremonese. In Emilia recriminano sugli “episodi” che a loro dire hanno penalizzato la squadra e indirizzato i risultati negativi oltre i demeriti. Tesser, esperto allenatore dei gualloblù ha fin qui alternato uno schieramento che prevede sempre 4 difensori e 3 centrocampisti alternando in avanti il modulo a due punte o con due trequartisti, dove Bonfanti, Diaw e Falcinelli, (gli ultimi due espertissimi giocatori di categoria) hanno fin qui rappresentato il vero valore aggiunto della squadra, capaci di spostare gli equlibri della partita.

L’organico nel suo complesso è importante, ma troppe amnesie e un certa discontinuità nel corso dei singoli incontri hanno fatto registrare questo andamento irregolare della squadra che non è, in verità, mai stata messa sotto nettamente dagli avversari e, al contrario, quando ha vinto lo ha fatto nettamente. Crocevia importante dunque quello di sabato per entrambe le squadre, dove un’eventuale sconfitta aprirebbe una seria riflessione in entrambi gli ambienti. Ultima nota che fa ben sperare il Palermo, se non altro che per il morale, è la presenza di ben 1.300 sostenitori rosanero nel settore ospiti del Braglia. Un’apertura di fiducia che può imprimere quella svolta tanto auspicata che ha visto il Palermo segnare fuori dalle mura amiche un solo gol e aver racimolato un solo punto.