La riforma del campionato di Lega pro

di Fabrizio Messina

 

Si è svolto venerdi 25 novembre, presso l’aula Falcone del dipartimento DEMS dell’Università degli studi di Palermo un convegno sul tema la “Riforma del campionato di Lega Pro”. L’evento è stato organizzato  dalla “Scuola palermitana di diritto sportivo” nell’ambito delle attività del Master di II° livello in “Diritto e Management dello Sport” proposto dal Dipartimento di Scienze Politiche e delle Relazioni Internazionali (DEMS) dell’università degli studi di Palermo. Ospiti: il Presidente della Lega Pro, Francesco Ghirielli, il Presidente della Figc Sicilia, Sandro Morgana, l’ex direttore tecnico del Palermo calcio, Silvio Baldini.

EMOZIONARSI La tematica centrale della riforma potrebbe ricondursi in una frase alla “capacità di emozionare e sapersi emozionare”. Una dote che, nonostante il “problema del traffico” denunciato, anche, da Roberto Benigni nel suo famoso Jonny Stecchino, sembra non mancare alla città protetta dalla “Santuzza”. Anche se, come alcuni interventi in sala hanno sottolineato, “Palermo è una città strana: si emoziona facilmente ma altrettanto facilmente si disinteressa e disinnamora“.

TOTO’ SCHILLACI. “Abbiamo un grande campione in città che potrebbe e dovrebbe essere usato come ambasciatore di Palermo, del calcio palermitano e del calcio italiano nel mondo ma, purtroppo, ci ricordiamo di Totò Schillaci solo per le beghe familiari ed i problemi economici” ha detto Sandro Morgana. Ma parlavamo di Palermo, della capacità di emozionarsi e fare emozionare e, soprattutto della Riforma del campionato di lega pro” Ebbene, l’idea prospettata dall’attuale Presidente delle Lega Pro prende le mosse, proprio dal clamoroso successo mediatico e di pubblico registrato dalla finale dei play-off di serie C giocata quest’anno tra Palermo e Padova.

PALERMO-PADOVA.  Oltre 34mila presenze registrate al Barbera, quasi 2 milioni i telespettatori sulla RAI (più del triplo dello spareggio per la serie A tra Pisa e Monza trasmesso su Sky). Più di 420mila i telespettatori collegati su Sky ed un impennata del 72% degli spettatori di Eleven, rispetto alle medie della regular season. Palermo-Padova è stata partita più vista nella storia del calcio della Lega Pro.  Numeri pazzeschi, anche per i canali social della squadra rosanero: 17,5 milioni di contatti raggiunti tra Facebook e Instagram, con circa 3,5 milioni di interazioni. Quasi 30mila follower raggiunti in 48 ore dal canale ufficiale su TikTok.

FABBRICA DEI SOGNI. “La riforma del calcio è necessaria ed improcrastinabile” sostiene Ghirielli per salvare il calcio stesso dai fallimenti economici, sempre all’ordine del giorno nei campionati delle serie inferiori. “La fabbrica dei sogni” come ama definire Ghirielli la “sua” Lega Pro deve riuscire a replicare il successo di Palermo-Padova. Perché, come lo stesso Presidente illustra, attraverso i dati, non si tratta di un sogno irrealizzabile ma di una realtà che necessita,tuttavia, di “persone che abbiano il coraggio di mettersi in gioco”.

EVENTI. Ha già registrato la vendita di 30.000 biglietti ma, si prevede il tutto esaurito con oltre 41.000 tagliandi staccati. Il match tra Juventus u23 e Mantova si giocherà domenica 27 novembre all’Allianz Stadium. Sold out anche Sassari-Torres. Numeri che, non derivano solamente dallo stop al campionato ma, testimoniano il lavoro di dirigenze oculate e capaci.

HIGHLIGHTS.  Secondo i dati offerti dal Presidente della Lega Pro, sono circa 4.500.000 i tifosi stimati coinvolti dal campionato di serie C. Tutti, ovviamente, potenziali acquirenti dei prodotti offerti dagli sponsor. Che, sembra secondo i dati illustrati, in lega pro sembrano avere un notevole ritorno economico dai loro investimenti pubblicitari. Ma, energico e senza peli sulla lingua, il presidente Ghirielli sottolinea come: “il campionato di lega pro, così come attualmente impostato, è di una noia mortale”. I giovani sono abituati ad avere e controllare tutto. Guardare una partita “in diretta”, per loro, significa guardare gli highlights”.

LA RIFORMA. Battagliero come non mai e carte alla mano, Ghirielli ha illustrato al pubblico in sala la sua idea di riforma del campionato di lega pro. In soldoni, sarebbe prevista, una formula con sei gironi da dieci squadre; contro gli attuali tre da venti. Cio’, al fine di incrementare la prossimità territoriale delle squadre partecipanti e quindi il numero di “derby” disputati. Con possibilità per le società di attrarre un maggiore numero di tifosi e riempire fin da subito gli stadi, spesso deserti in questi campionati. Grazie alla forza attrattiva dei match di cartello. Saranno cinque le squadre di ogni girone che accederanno poi alle poule promozione ed altrettante saranno quelle che accederanno invece alla poule retrocessione. Andando a formare così (portandosi dietro, come tesoretto, il 50% dei punti realizzati nella prima fase) tre gironi da dieci squadre per la promozione e tre gironi da dieci squadre per la retrocessione. Da questi, verranno fuori quindi le squadre che accederanno alla fase finali con gli scontri diretti per la promozione in serie B. Avremmo quindi ben 16 semifinali ed 8 finali; che sommate ai derby costituiranno la forza della lega pro.

SCUOLA DI FORMAZIONE. I fallimenti del calcio italiano non sono solo di natura economica in questi ultimi anni. Sono sotto gli occhi di tutto il mondo i risultati delle nostre squadre di club a livello europeo. E ancor di più quelli della nostra nazionale che anche per i mondiali che si giocano in questi giorni in Qatar non ha centrato l’obiettivo della qualificazione. La riforma del calcio italiano deve partite dal basso: la lega pro è e deve continuare a rappresentare sempre più “la scuola di fomazione” per gli arbitri per i tecnici e per i giocatori che andranno poi alimentare il campionato di serie A.

FISCALITA’ AGEVOLATA. Non aiuta, in tal senso, il regime di fiscalità agevolata introdotta per i giocatori stranieri che ha spinto presidenti delle squadre di calcio a preferirli agli italiani. Risultato: l’età media di debutto nel massimo campionato italiano è di parecchio più alta di quella degli altri.  Liga, Bundesliga, Premie. In occasione della finale del campionato under 19 svoltasi tra Francia ed Italia e vinta 4-0 dai transalpini, le differenze in campo erano abissali. Mentre i nostri ragazzi provenivano da campionati primavera tra le file dei transalpini si trovavano giocatori di Legue 1, del calibro di Mbappè.

SILVIO BALDINI. “I giovani oggi non hanno fame, non sono disposti al sacrificio”, ha sostenuto nel suo intervento l’ex allenatore del Palermo Silvio Baldini. Il tecnico, devoto a Santa Rosalia, ha sottolineato come per emergere nel calcio così come nella vita, “non basta avere qualità ma bisogna sapersi adattare alle difficoltà e superarle”. Così come fece Cristoforo Colombo, quando a un certo punto del suo viaggio verso le Nuove Americhe si trovo a dovere scegliere tra proseguire e rischiare la morte tra i flutti o tornare indietro portando per sempre con se il peso del suo fallimento.

SANDRO MORGANA.  Presente al dibattito moderato dalla professoressa Laura Santoro, ordinario di diritto privato presso l’Università degli studi di Palermo,  anche il Presidente della FIGC Sicilia Sandro Morgana.  Concorde con Ghirielli sulla necessità di una riforma profonda, non solo del campionato di Lega pro ma, del calcio italiano in toto. Anche Sandro Morgana che da tempo si spende per il calcio femminile, fautore della sua divisone in tre campionati (seria A, B, C). ha sottolineato l’importanza dei giovani per il processo di rinnovamento del movimento. Bisogna anche realizzare strutture ed impianti  che siano in grado di accogliere i giovani sportivi. E formare una cultura nei genitori dei ragazzi che consenta a questi ultimi di crescere non soltanto come sportivi ma anche come uomini.

ASSEMBLEA. L’appuntamento è ora quello del 5 dicembre, giorno in cui il Presidente Ghirielli ha convocato l’Assemblea Straordinaria delle Società associate per illustrare loro la  proposta della nuova formula Campionato di lega pro.