Messina, tutto fermo. Sciotto chiamato a risolvere le questioni ds e allenatore

di Alessandro Calleri

Una pericolosissima situazione di stallo. Salutato il 2022 all’ultimo posto in classifica nel girone C di Serie C, dopo sei sconfitte consecutive e con la miseria di 11 punti nel ruolino, il Messina continua a non decidere. Nell’immediata vigilia della sfida di Crotone, giocata lo scorso 23 dicembre, erano arrivate le dimissioni del direttore sportivo Marcello Pitino e dell’allenatore Gaetano Auteri, ad oggi non ancora ratificate dal presidente Pietro Sciotto. Quello che in estate era stato presentato come un programma triennale si è dissolto in pochi mesi.

Il massimo dirigente giallorosso ha imboccato nuovamente la strada dell’immobilismo, dovendo definire i vari dettagli relativi alla risoluzione anticipata dei due contratti prima di scegliere ed annunciare le nuove figure. Le riflessioni si susseguono, mentre il tempo scorre inesorabile e non pervengono comunicazioni ufficiali. La ripresa degli allenamenti di Fofana e compagni, inizialmente fissata per il 30 dicembre, è stata posticipata al nuovo anno, ovvero a martedì 2 gennaio sul sintetico di Santa Lucia del Mela. Non proprio il massimo per preparare al meglio il delicato match del “Franco Scoglio” contro la Virtus Francavilla di sabato 7 che, data la disperata posizione in graduatoria dei peloritani, ha già il clima dell’ultima spiaggia. Dopo la sfida contro i pugliesi il calendario riserverà all’Acr la trasferta di Viterbo (laziali terzultimi a +5, l’Andria è a +4) e il doppio appuntamento casalingo con una big come l’Avellino e la capolista Catanzaro che sta dominando il torneo. I prossimi 180’ diranno quindi tantissimo sulle speranze del Messina di rimettersi in corsa per la salvezza, da raggiungere anche tramite playout evitando l’incubo retrocessione diretta.

Una formazione del Messina (foto Acr Messina)

Attendere per rinforzare l’organico i “saldi” di fine gennaio potrebbe questa volta rivelarsi fatale, dopo l’impresa riuscita un anno fa grazie alla rivoluzione operata nella sessione invernale della campagna trasferimenti che portò alla scalata nel girone di ritorno valsa il mantenimento della categoria. Da Curiale a Grillo, tanti gli elementi che hanno ampiamente deluso nella prima parte di campionato e sono destinati a fare le valigie. Tra sei e otto giocatori, viceversa, dovrebbero sbarcare in riva allo Stretto, secondo quanto la proprietà ha fatto trapelare. Ma chi si occuperà realmente del mercato? A ricoprire la casella di ds potrebbe essere il calabrese Pasquale Logiudice, ex di Fidelis Andria e Catanzaro, contattato da Sciotto nei giorni scorsi, ma non si escludono piste alternative.

Il rebus panchina appare invece un po’ più delineato. Si va verso la permanenza di Daniele Cinelli, già vice di Sullo, Raciti e dello stesso Auteri, che ha guidato la squadra nella trasferta di Crotone. Cinelli non è però ancora in possesso del patentino che gli consenta di allenare tra i professionisti e, in mancanza di una deroga, avrebbe dunque bisogno di un tecnico “titolato” ad affiancarlo. Due i papabili: Ezio Raciti, l’artefice del miracolo salvezza della scorsa stagione, o Gaetano Di Maria, allenatore della “Primavera” e già in passato alla conduzione della prima squadra. La tifoseria, che aveva già disertato l’ultimo confronto in casa con il Taranto, è più che mai spazientita se non rassegnata. Prima di Capodanno arriveranno gli attesi annunci?