I numeri della Juvi Cremona prossima avversaria della Pallacanestro Trapani
di Antonio IngrassiaBasket17 Febbraio 2023 - 14:47
La Juvi Cremona, prossima avversaria della Pallacanestro Trapani (domenica alle 12 al Palauriga) è allenata da coach Alessandro Crotti ha cambiato tanto rispetto al girone di andata, sia in termini di giocatori, che di assetto tattico, in particolare dopo l’infortunio dell’esterno Blake. Il quintetto è solido e di talento, ben bilanciato tra pericolosità ed atipicità dei lunghi e punti nelle mani dal perimetro, verso l’obiettivo della salvezza che appare ampiamente alla portata. Ecco i singoli. La guardia U.S.A. Trevon Allen (1998), ex Cantù, costruisce molto, per sé e per i compagni, dall’1c1 attaccando il ferro ed, al contempo, gestisce con ordine i ritmi di gioco ed è davvero pericoloso dai 6.75. Completo. I suoi numeri: 18.7 p.ti, 4.5 falli subiti, 5.8 rimbalzi e 2.1 assist per gara. Dal campo tira con un migliorabile 39% da due ed un eccellente 46% da tre (su 6 conclusioni a match). Tante responsabilità per lui (15 tentativi di media dal campo) e notevole mano a rimbalzo. Completo. Poi il play-guardia, ex Eurobasket Roma, Eugenio Fanti (1991), esterno che garantisce prestazioni di sostanza. Non conclude tanto dal campo (65% da due, 31% da tre), e non ama particolarmente alzarsi dall’arco dei 6.75, poiché è prevalentemente un giocatore di sistema che, all’occorrenza, può mettersi in proprio. Per lui 9.2 p.ti, 2.4 falli subiti, 4.7 rimbalzi (che energia!) e 2.8 assist di media. Mani leste nei recuperi. Mette in ritmo i compagni ed è leader (29’ di parquet) nel dettare i tempi di gioco. Sul perimetro c’è anche la bocca da fuoco Davide Reati (1988) che fa valere la sua specialità, alzarsi in sospensione per colpire dai 6.75. Di contro, di rado si butta dentro. Garantisce triple in striscia e, per il ruolo, è un buon rimbalzista. I suoi numeri: 9.5 p.ti e 2.8 rimbalzi per gara. Il suo biglietto da visita, come detto, è il tiro da tre, che usa in prevalenza (6 tentativi per volta), che al momento lo vede protagonista con il 36% stagionale. Perimetrale. Sotto canestro c’è l’ala pivot di Salisburgo, di scuola U.S.A., Bryce Douvier (1991), ex Ovarense e Treviglio nel 2017/2018 (chiuso a ben 16.4+7.8). Nel pitturato ha atletismo, fisicità, consistenza a rimbalzo, solidità difensiva ed un bagaglio tecnico completo che lo rende pericoloso sia fronte (contro avversari più lenti) che spalle a canestro. Efficace anche da tre, da dove può aprire il campo. Che numeri per lui nelle 6 gare finora disputate: 18.2 p.ti (60% da due su ben 9 tentativi a match), 4.5 falli subiti, ben 9.2 rimbalzi e, di contro, quasi 3 perse di media. Eccellente anche il 44% da tre e bene anche dalla lunetta (81%), dove va spesso per la sua capacità di subire fallo. Che crescita per l’ala, che gioca da “quattro” atipico che apre il campo e colpisce fronte a canestro, Ferdinando Nasello (1995), specialista in B, che sta replicando anche al piano di sopra. Tanto campo per lui (24’ di utilizzo medio), assicurando un contributo, anche difensivo, che spesso va oltre il referto, di per sé già buono (7.1 p.ti, 2 falli subiti, 2.7 rimbalzi e quasi 2 assist di media, segno che “vede” bene il gioco). Le percentuali sono migliorabili, ma è in risalita (48% da due e 21% da tre). In stagione, poco pericoloso da tre, da dove si alza di rado ma a Treviglio si è sbloccato pure dai 6.75. Giocatore di sostanza ed equilibrio. Quasi 19’ poi per l’ala del 2003 Luca Vincini, ex Biella, che può giocare da 4 atipico ed anche da 5, in virtù di lunghe leve. Per lui 3.9 p.ti e 3.7 rimbalzi di media. Corre (ed apre) il campo e cambia in difesa, ma le percentuali non sempre lo premiano (44% da due, 63% ai liberi). Poco incline a tirare da fuori. Tanto spazio (17’ di parquet) anche per il giovane play del 2003 Alfredo Boglio, che viene da due stagioni in doppia cifra di media in B (con Oleggio e Borgomanero). Imprime grande energia, 1c1 ed imprevedibilità in attacco (tanti falli subiti per lui). Le sue cifre: 3.9 p.ti, 2.2 falli subiti e percentuali rivedibili (39% da due, 26% da tre, pur tirando, in genere, poco dal campo). Preferisce mettere in ritmo squadra e compagni. 9’ anche per il tiratore macedone Marko Milovanovic (2002) che va a referto con 2.8 p.ti (34% da tre su 2 tentativi di media) colpendo prevalentemente da fuori in virtù di doti balistiche di pregio. Raro vederlo in 1c1 o nel traffico. Specialista. Energia ed atletismo infine per l’esterno del 2001 Niccolò Giulietti, che produce tanto in termini di falli subiti e rimbalzi (1.7+2.3 in appena 13’) e fatica invece sia dal campo che dalla lunetta, con percentuali basse, pur su pochi tentativi (2.7 p.ti, 22% da tre, 41% ai liberi). Meglio dalla media, con il 52% da due. Intensità garantita.