Prima vittoria in carriera per lo scalatore colombiano Einer Rubio (Movistar Team), che nel giorno del suo 25esimo compleanno, si aggiudica il primo arrivo in salita dell’UAE Tour (2.UWT) a Jebel Jais; in seconda posizione a 14″ si piazza il campione del mondo e nuovo leader della classifica generale Remco Evenepoel (Soudal – Quick Step) precedendo di un secondo Adam Yates (UAE Team Emirates).
Il plotone al primo attacco lascia subito fare e a beneficiarne sono Edward Planckaert (Alpecin – Deceuninck), Oier Lazkano e la coppia Riccardo Lucca e Filippo Magli (GreenProject – Bardiani – CSF); il disegno della frazione fa si che i giochi si faranno solo ed esclusivamente sulla salita a Jebel Jais.
All’interno degli ultimi venti chilometri la situazione vede in testa il solo Lazkano che tuttavia non riuscirà a resistere al rientro del gruppo; proprio dal plotone il primo a muoversi è il danese dell’UAE Mikkel Bjerg successivamente imitato dal compagno di squadra Marco Soler. Il team di casa lavora per il proprio capitano il britannico Yates.
A dieci chilometri dal traguardo attacco del Movistar Team che fa fuoriuscire dal gruppo Albert Torres e Rubio con il colombiano, secondo al Giro Under 23 nel 2019 e vincitore a Capodarco nel 2018, che ben presto resta solo facendo vedere a tutti di quello che è capace. Da dietro si muove l’ottimo Samuele Zoccarato, bellissima la sua tappa, ma l’azzurro non riuscirà mai a rientrare sulla testa della corsa e viene ripreso dal gruppo a 3500 metri dalla cima del Jebel Jais.
Il gruppo lascia fare e a 5 km dal traguardo il vantaggio di Rubio è tale da permettere al colombiano di arrivare al traguardo in solitaria; i migliori si guardano con Evenepoel, nuovo leader, che vince la volata di un gruppetto, comunque folto, di 26 unità con il nostro Antonio Tiberi (Trek – Segafredo) che chiude con i migliori.
“Ho visto l’opportunità di attaccare – le parole del 25enne Chiquiza – ma non mi aspettavo di arriva dal solo all’arrivo. Speravo di fare bene all’UAE Tour dopo una buonissima Vuelta a San Juan”.