“Melior de Cinere surgo”, Catania festeggia la rinascita

di Alessia Lo Monaco

345 giorni dopo il Catania rivede la luce. 345 giorni dopo Catania torna a gioire. Sono passati 11 mesi da quel 9 aprile 2022 quando il Tribunale poneva fine alla storia del Catania con la conseguente esclusione della squadra dal campionato di Serie C. Anni bui, di alti e bassi chiusi dal triste saluto con la squadra a Torre del Grifo tra le lacrime e la commozione di tutti. Quel pomeriggio di primavera non mancava nessuno. Migliaia di tifosi presenti che non potevano non esserci per l’ultimo appuntamento con la storia. Un pomeriggio in cui svanivano le più residue speranze, in cui non c’era neanche una piccola luce all’orizzonte. Tutti, nessuno escluso, portavano con onore e orgoglio i colori rossazzurri indosso, i vessilli e le bandiere per tanti anni sventolate al Massimino. Tra le tante ce n’era una, simbolo di rinascita con una frase latina intrisa di grande significato: “Melior de cinere surgo”. A distanza di quasi un anno quella bandiera è tornata a sventolare con grande fierezza. Il Catania è rinato ritornando tra i professionisti. Dalla commozione alle lacrime di gioia. Dopo un campionato in Serie D condotto da protagonista, la società di Pelligra ha centrato l’obiettivo stagionale con largo anticipo, collezionando record, soddisfazioni e successi. Ma soprattutto ha riacceso passo dopo passo il grande entusiasmo della città, alimentando una passione solo assopita. 

La festa rossazzurra

Alle soglie della primavera il Catania rinasce e lo fa consegnando alla città fiducia nel futuro. Una promozione che ieri ha subito dato il via a una festa simbolo di inizio di un nuovo corso. In più di 4 mila hanno seguito a Caltanissetta i rossazzurri nella sfida contro il Canicattì per spingerli verso l’obiettivo. Al triplice fischio si scatena la festa, a Caltanissetta sì ma anche a Catania. Piazza Europa si colora subito di rossazzurro in attesa dell’arrivo della squadra. Mentre il campo del Tomaselli si riempiva di tifosi, in città tutti scendevano in piazza tra clacson e bandiere sventolate. Ma a gioire non sono stati solo i tifosi. Grande emozione anche per squadra, dirigenti e staff. Non è passata inosservata la commozione del tecnico Giovanni Ferraro, come la gioia del direttore sportivo Laneri che a fine partita si è lasciato andare insieme ai rossazzurri sotto la curva dei tifosi. Occhi lucidi anche per Rapisarda e per Francesco Lodi, due protagonisti sul campo di questa rinascita etnea. Senza dimenticare la grande emozione di Marco Biagianti: ”Dove eravamo rimasti? Pianti, collette, tribunali, punti di penalizzazione, modifiche regolamenti, conferenze e chi più ne ha più ne metta! Quanta sofferenza, troppa! Essere tornati di nuovo alla normalità ad essere felici è quello che merita Catania, la gente di Catania, che meritate voi tifosi! È la vittoria di tutti NOI” scrive sui social. 

CataniaFesta in campo e nello spogliatoio, dirette sui social, foto, chiamate con i propri cari e poi la partenza verso Catania dove ad attenderli al lungomare c’erano oltre 10 mila tifosi pronti a festeggiare e a liberare un grido trattenuto per mesi. Pullman scoperto da piazza Mancini Battaglia e via alla festa. Un corteo lungo 3 ore condotto in totale sicurezza tra la gioia collettiva. Cantavano tutti, i giocatori che incitavano i tifosi e i tifosi che stuzzicavano i rossazzurri. Tra spumante lanciato sulla folla e fuochi d’artificio, il pullman del Catania è stato lentamente accompagnato fino a piazza Europa in una serata che simboleggia molto più di una sola promozione in Serie C. Catania dunque riparte da qui consapevole che questo rappresenta solo il primo capitolo di un nuovo lungo corso.