Il Messina batte la Juve Stabia: 1-0 di Ferrini, poi Lewandowski salva tutto

di Alessandro Calleri

Il Messina piega di misura (1-0) la Juve Stabia e il suo destino è ancora appeso ad un filo per provare ad ottenere la salvezza diretta in Serie C nei prossimi conclusivi 90′ di regular season. Decisivo il gol di Ferrini al 51′. Due prodigiose parate di Lewandowski nel finale consentono alla squadra di Raciti di portare a casa una vittoria fondamentale. Espulso nel finale Berardocco.

Nell’ultimo appuntamento casalingo del campionato il Messina ospita la Juve Stabia al “Franco Scoglio” sapendo di non poter fallire se vuole inseguire ancora la salvezza diretta. Tre gli squalificati: Fumagalli, Celesia e Curiale. Raciti torna però a schierare dal 1’ i pezzi da novanta Kragl e Ragusa, recuperati dai rispettivi infortuni. Tra i pali Lewandowski, pacchetto arretrato con Berto, Helder Baldè, Ferrini e Versienti. Mallamo e Fiorani a centrocampo, Kragl, I. Balde e Ragusa a supporto dell’unica punta Perez. Tra i campani mancano gli squalificati Scaccabarozzi, Altobelli e Pandolfi. Lunga, inoltre, la lista degli assenti che si è arricchita ieri di Bentivegna. Prima del calcio d’inizio un minuto di silenzio in memoria dell’ex portiere giallorosso Mimmo Cecere, improvvisamente scomparso. “Vola alto Mimmo” recita lo striscione esposto in Curva Sud.

Il Messina parte forte e va subito al tiro al 5’ con Versienti, rasoterra che termina sull’esterno della rete. Spreca tutto I. Balde al 10’, che scattato sul filo del fuorigioco si vede respingere la conclusione da Barosi. Kragl da lontano, para a terra il portiere ospite. Al 14’ né Ragusa né I. Balde colpiscono sul cross di Perez. Ci prova Fiorani, Barosi ancora attento. Lewandowski viene chiamato in causa per la prima volta al 21’ dal colpo di testa di Rosa. Di poco a lato un altro tentativo aereo di Rosa su cross di Berardocco. Tegola per il Messina che perde per infortunio Ragusa al 23’. L’ex Sassuolo e Lecce, appena rientrato, è costretto nuovamente ad arrendersi. Al suo posto entra Ortisi. Miracolo di Lewandowski al 28’ sul colpo di testa di Zigoni, servito da Mignanelli. Al 32’ i padroni di casa allentano la pressione, Perez conclude sull’esterno della rete. Sorvola quindi la traversa la punizione di Kragl. Occasione per le “vespe” al 43’ con Zigoni, diagonale respinto da Lewandowski. Prima del finale di tempo (concessi 3’ di recupero) annullato il gol di Kragl, a segno al volo, ma in posizione di offside, sul pregevole cross di Versienti. Si va al riposo sullo 0-0.

Nella ripresa dentro Zuppel e Fofana per I. Balde e Mallamo. Al 6’ il Messina sblocca il risultato. Punizione di Kragl che trova libero a centro area Ferrini, bravo ad anticipare tutti mettendo alle spalle di Barosi. Grande esultanza per un gol che può risultare pesantissimo. Il Messina va sulle ali delle entusiasmo e prima Ortisi in contropiede, poi Zuppel (diagonale a lato) si divorano il 2-0. I peloritani rischiano però grosso su Gerbo, lasciato libero al limite: il centrocampista cincischia e la sua conclusione viene deviata. Ferrara subentra all’acciaccato Helder Baldè. Ammonizione per Versienti che, diffidato, salterà il decisivo match di Taranto che avrebbbe affrontato da ex. Occasionissima per la Juve Stabia sull’asse Mignanelli-Zigoni: colpo di testa alto del centravanti. La mossa di Novellino, che inserisce Silipo per Gerbo, porta Raciti a coprirsi con Trasciani per Kragl. La Juve Stabia cresce e il Messina trema al 37′, quando Lewandowski si supera su Ricci, servito da Zigoni. Ancora il portiere polacco si esalta volando all’incrocio sulla conclusione a giro di Silipo. Addirittura otto (!) i minuti di recupero, decisione più che esagerata del direttore di gara. Il Messina resiste e anzi Perez fallisce il 2-0 in contropiede. L’espulsione di Berardocco, sui titoli di coda, rende ancor più incandescente il finale.

Si chiude 1-0 e il Messina sale quintultimo posto a quota 40, scavalcando il Monterosi, ma per gli altri risultati (vittorie di Turris e Fidelis Andria) non sarà facile raggiungere la salvezza diretta e evitare la coda dei playout negli ultimi 90’ che vedranno i peloritani di scena a Taranto. Kragl e compagni dovranno vincere allo “Iacovone” e augurarsi che la Fidelis Andria, penultima, non faccia altrettanto a Latina, per staccare i pugliesi (oggi a -7) di nove punti, gap che annullerebbe la disputa del playout. C’è poi un Avellino in caduta libera: se gli irpini dovessero perdere col Monterosi, il Messina potrebbe contare sul vantaggio negli scontri diretti rispetto alla squadra di Rastelli. Nel caso di arrivo a tre a 43 insieme con Turris e Avellino, invece, il Messina verrebbe considerato terzo nella classifica avulsa e dunque costretto ai playout. Calcoli su calcoli che passano comunque dalla necessità di fare bottino pieno a Taranto, incrociando le dita.

Messina-Juve Stabia 1-0
Messina: Lewandowski; Berto, Helder Baldè (17’ st Ferrara), Ferrini, Versienti; Mallamo (1’ st Fofana), Fiorani; Kragl (29’ st Trasciani), I. Balde (1’ st Zuppel), Ragusa (25’ pt Ortisi); Perez. A disp. Daga, R. Marino, Grillo, Iannone, Konate, Salvo, Napoletano, G. Marino. All. Raciti
Juve Stabia: Barosi; Maggioni, Cinaglia (1’ st Vimercati), Caldore, Dell’Orfanello; Gerbo (27’ st Silipo), Berardocco, Ricci (41′ st Carbone); Rosa (11’ st D’Agostino), Mignanelli; Zigoni. A disp. Esposito, Maselli, Picardi. All. Novellino
Arbitro: Fiero di Pistoia (assistenti Giuggoli di Grosseto e Munerati di Rovigo)
Marcatori: 6’ st Ferrini (M)
Note – Espulso al 53′ st Berardocco (J). Ammoniti: Mallamo (M), Vimercati (J), Caldore (J), Versienti (M). Recupero 3’ pt, 8′ st. Spettatori: biglietti venduti 667 più quota abbonati (995).