Messina, Sciotto respinge le dimissioni di Raciti: “Fiducia mai in discussione”

di Alessandro Calleri

Tutto rientrato o quasi. Un’altra giornata decisamente convulsa vissuta in casa Messina si è conclusa con le precisazioni del presidente Pietro Sciotto che ha respinto le dimissioni del tecnico Ezio Raciti, il quale non aveva diretto per il secondo giorno di fila gli allenamenti, preferendo rimanere negli spogliatoi. Al suo posto ha lavorato sul campo il vice Daniele Cinelli.

“L’A.C.R. Messina, nella persona del suo presidente, comunica che il rapporto di fiducia con il mister Ezio Raciti non è stato mai messo in discussione, riconoscendone l’elevato valore umano e professionale. Si tiene a ribadire che il presidente Pietro Sciotto, nei sei anni al timone della società giallorossa, ha sempre inteso costruire con tutti i collaboratori un rapporto basato sulla condivisione e confronto senza imposizioni né tanto meno ingerenze. Pertanto, respinge in modo irremovibile le dimissioni del tecnico, il quale è stato convocato per un incontro atto a rafforzare la fiducia ed a fugare ogni dubbio o frainteso” si legge nella nota con la quale il massimo dirigente giallorosso ha voluto prendere ufficialmente posizione, facendo chiarezza sugli ultimi eventi.

Pietro Sciotto, presidente del Messina

Raciti non aveva gradito critiche e attacchi ricevuti dalla proprietà dopo il mancato raggiungimento della salvezza diretta in Serie C, a causa dello 0-0 di Taranto, dato lo straordinario ruolino di marcia nel girone di ritorno (30 punti in 18 gare) dal suo avvento in panchina. Da preparare c’è la doppia sfida dei playout contro la Gelbison, con la Lega Pro che ha confermato oggi le date del 6 per l’andata ad Agropoli e del 13 maggio per il match di ritorno al “Franco Scoglio”.

“Il presidente Sciotto – che prova a gettare acqua sul fuoco – rivolge un plauso al direttore sportivo Pasquale Logiudice ed ai calciatori (una cui rappresentanza verrà incontrata nei prossimi giorni), per la grande serietà mostrata ed il forte senso di appartenenza e unione di intenti, incoraggiandoli a compiere l’ultimo sforzo per centrare un obiettivo che a dicembre sembrava un’utopia. Infine, il presidente invita i tifosi a stare ancora più vicini alla squadra: “Oggi più che mai abbiamo bisogno del nostro dodicesimo uomo in campo. Loro ci sono sempre stati e continueranno ad esserci perché l’Acr Messina è un patrimonio della città”.

Ad indurre ad una generale marcia indietro erano stati anche i calciatori del Messina che nel primo pomeriggio hanno voluto far sentire in modo ufficiale la propria voce tramite un comunicato, firmato dal capitano Antonino Ragusa e inviato agli organi di stampa: “Appreso sgomenti della volontà del Mister Ezio Raciti, guida imprescindibile di questo gruppo, di rimettere il proprio mandato, i giocatori esprimono la loro solidarietà al tecnico e chiedono allo stesso di proseguire nel suo incarico, convinti ancor più di prima di raggiungere, tutti uniti l’obiettivo per il quale alacremente si è lavorato insieme dal 2 gennaio 2023 ad oggi”.

Ezio Raciti dirige un allenamento del Messina (foto Acr Messina)

A tuonare, in un clima sempre più teso, sono stati pure i componenti dello staff tecnico del settore giovanile dell’Acr che hanno comunicato di avere messo in mora la società per il mancato rispetto degli accordi assunti, denunciando i fatti. È quanto si legge in una nota sottoscritta da allenatori e collaboratori (Gaetano Di Maria, Antonio Maria Di Blasi, Graziano Cicciari, Giovanni Tavilla, Antonino Vento, Domenico Bombara e Rosario Sorrenti). Del gruppo non fanno parte mister Alessandro Parisi, i cui accordi con la società risalgono agli anni precedenti, e mister Francesco Mangano, esonerato nel mese di febbraio 2023.

Alla base della vibrante protesta “la mancata corresponsione dei rimborsi e dei compensi pattuiti, evidenziando l’assoluto disinteresse della società Acr Messina verso ogni sforzo profuso da tutte le componenti tecniche. Tutti i componenti evidenziano come la stagione appena conclusa sia stata improntata alla disorganizzazione ed all’improvvisazione, in particolare per quanto concerne la formazione Primavera”. I punti principali: carenza di materiale sportivo personale, assenza di materiale tecnico, assenza di campi di allenamento, disorganizzazione per le trasferte, inutili riunioni.

E poi: “L’Acr Messina si fa forte dell’assenza di contratti o accordi scritti depositati in Lega, dopo aver inizialmente approfittato, grazie agli accordi verbali, della fiducia e buona fede della staff tecnico”. Aspetti per i quali, tutti enunciati con dovizia di particolari, “lo staff tecnico compatto denuncerà l’intera vicenda a tutte le autorità competenti federali e non, fornendo le prove di quanto asserito”, ringraziando “il direttore tecnico Carmine Coppola che ci ha messo sempre la faccia”.