A Trapani complimenti al nuovo patron di calcio e basket ma certe scelte appaiono poco esaltanti

di Antonio Ingrassia

Complimenti a Valerio Antonini per l’euforia e il grande entusiasmo che ha creato in città. Coloro che però stanno con i piedi per terra cercano di ragionarci su e prima di inneggiare sonoramente nei confronti di un uomo che pare abbia risolto tutti i problemi sportivi della città cercano di ragionarci sopra. Bisogna partire dalle dichiarazioni di questo donatore di sorrisi all’inizio del suo arrivo a Trapani, perchè adesso sembra più pensieroso. Il trascinatore di folle (sarebbe stato candidato chissà quanti voti avrebbe raccolto) può rendere felici tante persone per aver acquistato il Trapani e la Pallacanestro Trapani (su questo non ci piove) ma non certo per il seguito delle sue decisioni. Cosa disse prima di prendere le redini del Trapani ?  “Il mio programma è molto chiaro: desidererei far tornare il Trapani in serie B in tre anni” (in una intervista riportata da un quotidiano nazionale n.d.r.). Da sempre era un mio sogno fare ingresso nel mondo del calcio. Fra i miei progetti, c’è anche quello di acquistare lo stadio e dargli una capienza per i campionati di categoria”. Andare in serie B in tre anni appare quasi impossibile. A meno che non si facciano miracoli sportivi. Altra cosa. Al suo fianco Antonini ha con sé Leo Raccosta, ex Dattilo, figura, stando ai si dice, poco carismatica in base ai programmi del suo estimatore. Sicuramente un bravissimo ragazzo che ha giocato a calcio e a pallavolo. Inoltre l’imprenditore romano ha confermato il tecnico Alfio Torrisi, allenatore molto volenteroso con poca esperienza che non merita un voto oltre la sufficienza per quanto fatto vedere in D col Trapani. Potrebbe reggere un campionato di C ad alti livelli ? Per completare è stato nominato direttore generale Anellucci, pare non abituato a questo ruolo, che, tra l’altro, è stato a Pisa stretto collaboratore della famiglia Petroni (non vista di buon grado in città dopo il fallimento del Trapani calcio). Anellucci era già nel mirino del Trapani ai tempi di un certo Pillisio che avrebbe dovuto rilevare la società granata. Manca un direttore sportivo, elemento basilare in questo momento. In ogni caso queste scelte danno l’impressione di essere state effettuate al risparmio che vanno in contrasto col clima di grande entusiasmo che è stato creato da Antonini che, stando a voci di corridoio, pare volesse acquistare pure il complesso turistico “La Tonnara” di Bonagia. Di comprare se ne parla tanto. Adesso si chiedono aiuti alle istituzioni. Sappiamo quanto possono dare le istituzioni allo sport in termini economici. E pure si comincia con le accuse nei confronti dell’ex presidente La Rosa, sulla base di quanto pubblicato su un gruppo di tifosi granata. L’imprenditore Antonini, per quanto sta scritto sul gruppo, citerebbe un debito monstre lasciato dai vecchi proprietari (circa 500 milioni indicando che “con quale coraggio La Rosa andava parlando di bilancio a 0 al 30 Giugno 2023”). Da quel che si dice, Antonini nell’accordo si sarebbe accollato la gestione degli ultimi tre mesi per una cifra che La Rosa avrebbe promesso di pagare tra fine aprile, maggio e giugno. Per il bene dello sport a Trapani ci si augura che venga ampliato lo stadio, che siano costruiti centri sportivi, che si spacchi il mondo in due. Farebbe certamente bene al territorio.