Il Messina presenta Roma e Modica. Sciotto duro su Mannino: “Ha fatto solo teatro”

di Alessandro Calleri

Si è alzato il sipario, con un po’ di ritardo, sulla stagione 2023/2024 del Messina. Al Marina del Nettuno il club giallorosso ha presentato il direttore sportivo Domenico Roma e il tecnico Giacomo Modica. A prendere inizialmente la parola è stato però Pietro Sciotto e il presidente peloritano è apparso un fiume in piena: <<Ci eravamo lasciati il 16 maggio quando dissi che ero stanco e volevo cedere il Messina e che non avrei iscritto la squadra al campionato. Nessuno, tuttavia, si è presentato coi soldi. Per me sono state settimane angoscianti. Non iscriverla sarebbe stato pesante, non fa parte del mio carattere uscire sconfitto, così con sacrifici immensi ho provveduto all’iscrizione>>.

Quindi l’attacco a Mannino, l’investitore torinese con il quale ha dato vita ad un lungo tira e molla senza giungere ad un accordo per la cessione del club: <<Per due mesi io non ho parlato, lui invece ha fatto spettacolo e teatro. Dopo che aveva tentato già a dicembre, ad aprile ha fatto una nuova offerta senza dare un euro. La terza volta si era stabilito che avrei pagato io tutti i debiti liberando la società e lui mi avrebbe dato un importo X, non mi piace dire le cifre. Quando si doveva ratificare questo accordo lui non ha garantito né con la fideiussione né pagando il milione e 200mila euro per acquistare la società. Successivamente ho inviato una pec chiedendogli se fosse ancora disponibile, ma lui ha continuato a dare spettacolo coi tifosi. L’ultima proposta, dopo che ho iscritto la squadra al campionato, prevedeva addirittura un milione in meno. Sono disponibile a parlarne in un dibattito pubblico, questa è una società sana. Mannino ha preso in giro tutta Messina, me li sbatta in faccia i soldi se li ha e me li porti domattina i 3 milioni. La Triestina che si è salvata ai playout, ad esempio, è stata ceduta per 7 milioni>>.

Poi il messaggio alla tifoseria, non senza ulteriori affondi e puntualizzazioni: <<Ripartiamo insieme, questa C è una B2, bisogna tenercela stretta. Non voglio più soffrire, vediamo se Modica riuscirà a darci tranquillità, senza dover passare mesi con una classifica disastrosa. Vorrei che i tifosi capissero che i due precedenti campionati di C mi sono costati 2 milioni e mezzo ciascuno. Con quel budget ci si dovrebbe classificare dal terzo all’ottavo posto, invece salvandoci all’ultimo significa che abbiamo investito male. Io faccio il presidente e delego al ds, se le cose non vanno bene intervengo a gennaio. La squadra l’ha salvata Pietro Sciotto spendendo 800 mila euro, non Raciti e i giocatori, il miracolo l’ho fatto io. Aspetto un attaccante da 15 gol da 7 anni, invece la scorsa estate sono arrivati Curiale e Grillo che non hanno mai segnato>>.

Giacomo Modica e Pietro Sciotto

Il direttore sportivo Domenico Roma torna in riva allo Stretto dopo aver ricoperto il ruolo di team manager nel 2017/2018. L’ex del Lavello avrà il compito di allestire l’organico cercando di recuperare il tempo perduto: <<Per me è un onore essere qui seduto. Normale ci sia al momento molta diffidenza, probabilmente sono il signor nessuno, però sono un gran lavoratore e posso promettere impegno nel cercare di dare il massimo per l’Acr Messina che rappresenta una piazza storica. Ringrazio il presidente per aver creduto in me, tornare qua da ds mi inorgoglisce>>.

<<Il fatto che il campionato possa slittare per le sentenze – afferma Roma – ci darà modo di andare sul mercato per cercare l’attaccante da 15 gol, ma starà poi al mister metterlo nelle condizioni di segnare. Modica è una garanzia, umanamente e lavorativamente. Emmausso, Manetta e Lia sono tutti elementi che conoscevano già il lavoro del mister>>.

Il ds ha poi fatto il punto sugli elementi rimasti in rosa dopo la scorsa stagione: <<Attualmente Ragusa e gli altri sotto contratto sono giocatori del Messina, li valuteremo in ritiro, le scelte poi si faranno in due. Vedremo se e quando ci diranno che non hanno piacere a restare o che hanno altre proposte. Abbiamo intanto interloquito con loro, i vari Ragusa, Kragl, Fumagalli e Ferrara sono giocatori importanti e di nome, ma devono essere anche propensi al sacrificio e convinti di poter lottare per il Messina>>.

Per Giacomo Modica si tratta della terza volta a Messina, la seconda da allenatore: <<Sono non fiero, di più. Sento questa città come casa mia e questa maglia cucita addosso dopo una volta da calciatore e due da allenatore. Sono partito da qui per farmi conoscere da calciatore, adesso ringrazio il presidente per avermi dato questa opportunità>>.

Con Sciotto ha evidentemente messo da parte gli screzi del 2017/2018, quando disse addio in modo brusco al termine di quel campionato. <<In un incidente c’è sempre un concorso di colpa, quando mi alzai quella volta dalla sala stampa andando via mi è dispiaciuto e gliel’ho detto. Ora è tutto chiarito. Rispetto ai miei tempi ci sono i social e tanti maghi da tastiera che neanche vengono al campo. Serietà, passione, dedizione e rispetto sono gli ingredienti per troppo tempo mancati a Messina e che dovremo cercare di avere. Io posso promettere professionalità ed entusiasmo>>.

Infine, sui profili giusti in chiave mercato: <<Stiamo cercando di portare ragazzi dediti al lavoro e che amano la maglia per il tipo di campionato che dobbiamo fare. Sudore, lavoro, sacrificio è il mio modo di intendere il calcio. Mi avvarrò di gente che lavora 24 ore al giorno e mi aspetto che il presidente mi venga dietro con 3-4 input, senza vendere aria fritta a nessuno. Penso di aver fatto qualcosa di buono a Messina negli anni Ottanta o quando fui qui per poco tempo l’allenatore, ora vorrei ripartire insieme a voi da dove abbiamo lasciato>>.