Vuelta 3ª tappa: c’è il sole, c’è Evenepoel! Vittoria e maglia Roja per il belga

di Valentino Sucato

Terza tappa la prima di montagna della Vuelta ed è subito spettacolo con il sole che illumina e riscalda la corsa. Dopo 158,5 di chilometri direzione Principato di Andorra e due salite di 1a categoria da scalare arriva il primo squillo. Ed è di Remco Evenepoel. Totalmente pianeggiante, l’inizio della tappa è stato caratterizzato da tentativi di attacchi di vari corridori come Julien Bernard , Kenny Elissonde (Lidl-Trek), Kobe Goossens (Intermarché-Circus-Wanty), Pierre Latour ,  Fabien Doubey (TotalEnergies), Kévin Ledanois (Team Arkéa-Samsic), Eduardo Sepulveda (Lotto Dstny) e di François Bidard (Cofidis).

 

Dopo una quarantina di chilometri arriva la fuga di giornata formata da nove uomini: francese Pierre Latour e l’argentino  Eduardo Sepulveda sono in testa con Damiano Caruso ( Bahrain Victorious) e Lennard Kämna ( BORA-hansgrohe ) Jasha Sütterlin ( Bahrain Victorious), Amanuel Ghebreigzabhier ( Lidl-Trek), Andrea Vendrame (AG2R Citroën Team), Rune Herregodts ( Intermarché-Circus-Wanty) e Jon Barrenetxea( Caja Rural-Seguros RGA). Ben presto però i nove diventano undici con l’arrivo nel gruppo di testa di Mathis Le Berre (Team Arkéa-Samsic) e José Manuel Diaz (Burgos-BH). In testa al gruppo degli inseguitori ci sono i compagni di squadra di Andrea Piccolo (EF Education-EasyPost) che indossa la maglia rossa. Il distacco aumenta sino a superare i 5 minuti.

La INEOS Grenadiers intuisce il pericolo di una fuga che potrebbe continuare a dilatarsi e decide di mettersi in testa sostituendo la EF Education-EasyPost e aumentando il ritmo del gruppo. Arrivano i rinforzi da Jumbo-Visma e Soudal Quick-Step , tre squadre che temono molto la presenza tra i fuggitivi di Damiano Caruso e Lennard Kämna uomini da classifica generale. Il distacco si riduce a 3’30” a 50 chilometri dal traguardo.

Sul lunghissimo Coll d’Ordino con i suoi 17,3 km al 7,7% di media la fuga inizia la salita con meno di tre minuti di vantaggio sul gruppo. C’è l’attacco di Damiano Caruso , Lennard Kämna e Eduardo Sepulveda ai -30 chilometri. La dsm-firmenich di Bardet detta il ritmo, permettendo al gruppo della maglia rossa di riportarsi a due minuti dal terzetto di testa.

 

A -3 km dalla vetta del Coll d’Ordino all’interno del gruppo attacca  Jay Vine (UAE Team Emirates) seguito da Romain Bardet e Wilco Kelderman (Jumbo-Visma) ma ben presto i tre sono riassorbiti grazie al forcing della Jumbo-Visma. Romain Bardet riparte ancora seguito da Kelderman. Sepulveda passa per primo sulla vetta davanti a Caruso e Kämna.

La temuta discesa è infatti tecnica e veloce. Sepulveda  non è a suo agio e si lascia scappare i due compagni di fuga, che in questo tratto favorevole prendono una quindicina di secondi dal gruppo. Sulla salita finale dell’Arinsal (8,3 km al 7,7%), Kämna prende qualche metro sul siciliano a 6 km dal traguardo che però riesce a resistere. Ai -4 km, l’UAE Team Emirates decide di accelerare con Jay Vine e Juan Ayuso. Kämna attacca ancora e alla fine stacca Caruso.  Il corridore della BORA-hansgrohe sente il fiato al collo. Juan Ayuso passa all’offensiva la Jumbo-Visma con Sepp Kuss lo segue. L’americano raggiunge Kämna, ma poco dopo si forma un gruppo con una dozzina di uomini: non c’è Geraint Thomas ! C’è invece la potente accelerazione di Evenepoel che  taglia il traguardo addirittura un secondo prima degli inseguitori andando però a colpire uno spettatore, cadendo e rialzandosi con la faccia insanguinata. Poi  Vingegaard, Juan Ayuso (UAE team Emrates) e Primoz Roglic (Jumbo-Visma).

 

Nella classifica generale, Remco Evenepoel grazie conquista la maglia rossa vinta l’anno scorso, precedendo di 5″ e 11″ Enric Mas e Lenny Martinez, Jonas Vingegaard è 4° a 31”, Primoz Roglic è 10° a 37”.