Vuelta’23: a Laguna Negra per primo appare…Jesus Herrada

di Valentino Sucato

Jesus Herrada (Cofidis) ha vinto l’undicesima tappa della Vuelta Espana. Da Lerma a La Laguna Negra de Vinuesa per 163,2 chilometri in un tipico percorso della corsa spagnola completamente pianeggiante, prima di una difficile salita finale c’erano tutte le condizioni per consentire ai drappello di fuggitivi e perfino di giocarsi la vittoria. Così è stato con lo spagnolo Jesus Herrada (Cofidis) che faceva parte di una fuga con altri 26 fuggitivi. Lo sprint finale a ranghi ridotti lo spagnolo ha battuto il giovane francese di belle speranze Romain Grégoire (Groupama-FDJ) davanti ad Andreas Kron(Lotto Dstny), terzo. Tra i favoriti c’è poco da segnalare con Sepp Kuss (Jumbo-Visma) che ha quindi mantenuto la maglia rossa di leader. La corsa: i primi chilometri di corsa vengono percorsi ad altissima velocità. In questi casi e su questi tipi di percorsi è facile prevedere che la fuga abbia grandi possibilità di vincere la tappa ecdi conseguenze un buon numero di corridori vuole entrarvi. La battaglia infuria sin da subito ma nessuno è davvero in grado di fare la differenza. Prima di arrivare ai piedi della Laguna Negra de Vinuesa (6,5 km al 6,7%), che rappresenta la salita finale, i corridori devono percorrere più di 150 chilometri senza la minima difficoltà altimetrica. Difficile quindi che gli scalatori puri si uniscano alla fuga. Dopo una feroce battaglia di oltre 60 chilometri, si forma finalmente la fuga di giornata, sono 26 gli uomini davanti con Geraint Thomas, Filippo Ganna (INEOS Grenadiers), Jacopo Mosca, Otto Vergaerde (Lidl-Trek), Rudy Molard, Lewis Askey, Romain Grégoire (Groupama-FDJ), Andreas Kron (Lotto Dstny), Jonathan Caicedo, Andrea Piccolo (EF Education-EasyPost), Dorian Godon, Damien Touzé, Nicolas Prodhomme (AG2R Citroën), Jan Maas (Jayco AlUla), Julius Johansen (Intermarché-Circus-Wanty), Jorge Arcas (Movistar Team), Jesus Herrada (Cofidis), Sean Flynn(Team dsm-firmenich), Lukasz Owsian (Arkéa Samsic), Alan Jousseaume, Paul Ourselin (TotalEnergies), Luis Leon Sanchez (Astana Qazaqstan Team), José Manuel Diaz, Eric Antonio Fagundez, Pelayo Sanchez (Burgos-BH) e Joel Nicolau (Caja Rural – Seguros RGA). Dietro a comandare è la formazione Jumbo-Visma. Le “vespe” tengono sotto controllo la fuga, visto che Geraint Thomas , il miglior piazzato della classifica generale, ha un ritardo di 13’05”. Ai – 20 chilometri dall’arrivo i fuggitivi accumulano 6 minuti di vantaggio e qui il gruppo davanti comincia ad essere irrequieto con le prime schermaglie. La prima timida offensiva la propone Julius Johansen che tenta di anticipare la battaglia sulla salita finale ma viene subito ripreso. Paul Ourselin a sua volta prova ad attaccare seguito da Filippo Ganna e Lewis Askey. A 4 chilometri dall’arrivo sono rimasti solo una decina di corridori guidati da uno scatenato Ganna che cede a -1,5km. Parte Jonathan Caicedo seguito a sua volta da Thomas, Grégoire, Kron e Herrada . Lo sprint viene lanciato dallo spagnolo, Kron può solo seguirlo ma alla fine cede negli ultimi metri. Ed è Jesus Herrada a vincere in vetta. Un’altra gara si svolge parallelamente nel gruppo della maglia Roja. L’avvicinamento all’ultima salita è, come al solito, piuttosto nervoso, tutti vogliono iniziarla nelle prime posizioni. I primi chilometri non sono molto ripidi, ogni squadra ha il suo treno e cerca di tenere in buona posizione i propri leader. Nella seconda parte della salita Remco Evenepoel e i suoi compagni di squadra del Soudal Quick-Step formano una fila in testa al gruppo e bloccano letteralmente la strada. Cian Uijtdebroeks (BORA-hansgrohe) riesce a liberarsi passando all’offensiva ma è raggiunto all’ultimo chilometro. Qui vi sono i timidi attacchi di Hugh Carthy (EF Education-EasyPost) e Wilco Kelderman (Jumbo-Visma). Ma non c’è spazio per nessuno perche Remco controlla tutto e tutti e così tutti i leader arrivano contemporaneamente.