Città siciliane e Sport, Messina e Ragusa migliori, in fondo Enna, Agrigento e Caltanissetta

di Pietro Minardi

E’ un bilancio quasi drammatico quello che esce dalla classifica sull’indice di sportività 2023 condotta dal quotidiano “Il Sole 24 ore” e che ha coinvolto tutte le province italiane. Una graduatoria stilata sulla base di 32 parametri e divisa su quattro macro-categorie (Impianti sportivi, sport individuali, sport di squadra e sport e società). A dominare la classifica è Trento, seguita da Trieste e Cremona. Male, anzi in alcuni casi, malissimo le province siciliane.

Messina e Ragusa province migliori in Sicilia

Prima delle città isolane è Messina. Il comune peloritano si attesta al 72° posto, ben oltre metà classifica. Fra i parametri migliori del comune guidato dal sindaco Federico Basile quello relativo agli sport di squadra. Graduatoria nella quale Messina risale fino al 53° posto. Poco distante dal capoluogo strettese vi è Ragusa, che si posiziona in 76^ posizione. Fra gli elementi di maggiore spicco del comune ibleo vi è quello relativo agli sport di squadra, vista anche la presenza di un’eccellenza cestistica come quella della Passalacqua Ragusa. Risale all’ottantunesimo posto il comune di Catania, anche grazie ai lavori condotti sull’impiastica nell’ultimo anno. Poco dietro, all’82° posto, c’è invece Siracusa. Scorrendo la classifica si trova poi Palermo. Il capoluogo siciliano si ferma soltanto all’87° posto, gravato da problemi d’impiantistica che non hanno risparmiato praticamente nessuno sport.

In fondo alla graduatoria Enna, Agrigento e Caltanissetta

C’è chi però riesce a fare peggio, ovvero Trapani. Il comune guidato dal sindaco Giacomo Tranchida si posiziona al 93° posto, gravato dai pessimi parametri nella classifica degli sport individuali. Maglie nere dell’Isola e, più in generale, della graduatoria, vi sono Caltanissetta (101°), Agrigento (103°) e in particolare Enna (104°). Peggio hanno fatto soltanto Nuoro, il Sud Sardegna ed Isernia. Con riguarda al capoluogo nisseno, la città paga gli scarsi risultati sotto il profilo delle strutture sportive). Stesso discorso leggasi per Agrigento dove è ancora negli occhi di tutti l’incredibile storia della giavellottista Giusi Parolino, convocata per i campionati europei di categoria ma costretta ad allenarsi in mezzo alle sterpaglie per mancanza di impianti dove poter fare pratica. Ma a toccare praticamente il fondo è Enna. Terzultima per strutture sportive, quartultima per sport di squadra e quintultima per sport individuali. Carenze sulle quali il comune e, soprattutto, la Regione Siciliana dovrà riflettere. L’emergenza impianti sportivi non può più aspettare, non di fronte a risultati come questi.