Enduro. Giuliano Mancuso serve il poker. Campione italiano per la 4ª volta di fila

di Elio Natale Coppola

Dopo l’impresa internazionale di Adamo, la Sicilia continua a ritargliarsi un posto d’onore nella mondo delle ruote tassellata. Lo scorso 24 Settembre, nel comune aretino di Castiglion Fiorentino, il messinese Giuliano Mancuso si è laureato campione italiano enduro classe 250 senior. Per il messinese si tratta del quarto titolo nazionale consecutivo, dopo i due nella 125 Senior e quello nella 450 Senior dell’anno scorso. Questi risultati inseriscono il pilota siciliano di diritto negli annali di questo sport e, oltre ad essere un esempio per molti, può rappresentare, per i più giovani, un obiettivo da raggiungere ed eguagliare.

Come scopriremo nel corso dell’intervista questo titolo ha un sapore particolare per Mancuso perchè è arrivato in un’annata tutt’altro che semplice dal punto di vista di lavorativo. Il messinese, infatti, ha dovuto far fronte ad un aumento degli impegni della sfera di allenatore all’intero della scuola federale, la Mr. School, sua e del fratello Antonio. Tutto ciò ha permesso a Giuliano di partecipare esclusivamente alle cinque tappe del campionato italiano, cosa che ha incrementato le difficoltà nel trovare la condizione fisica ed il ritmo gara essenziali per raggiungere tali risultati. Nonostante ciò, nel 2023 il messinese ha conquistato la vittoria nei round di Gualdo Tadino (PG) e Montecopiolo (RN) e tre secondi posti a Rivanazzano Terme (PV), Farini (PC) e Castiglion Fiorentino (AR).

L’INTERVISTA

Ciao Giuliano, come è stato questo 2023?È stata una stagione particolarmente impegnativa che si concluderà il prossimo fine settimana con il “Trofeo delle Regioni” dove, insieme a Marco Bologna e Domenico Ricchiari, punteremo a portare la Sicilia sul podio. Questo, per me, è stato un anno particolare perchè mi sono dedicato di più all’aspetto da istruttore che da pilota. In particolare ho seguito il nostro nuovo campione europeo junior Gioele Scibilia, campionato che si è svolto in gara unica a Grigno (TN). A questo poi si uniscono altri ragazzi siciliani che hanno gareggiato con a livello nazionale che sono sempre rientrati tra i primi 100, risultato importante considerando che in questa manifestazioni si superano sempre i 200 iscritti. Per non farsi mancare nulla mi sono iscritto anche al corso di istruttore della FMI di secondo livello. Quindi si, nel complessivo, ho dovuto affrontare tanti impegni che mi hanno sottratto tempo all’allenamento. Proprio per questo ho preferito dedicarmi esclusivamente alle cinque gare del campionato della 250. Ovviamente, gareggiando così poco, il tempo a disposizione per trovare il ritmo e la forma fisica ottimale diminuisce drasticamente. Nonostante ciò sono riuscito ad essere veloce fin da subito e le vittorie delle prime due tappe mi hanno permesso di accumulare un vantaggio che sono riuscito a gestirmi fino a fine campionato“.

Dati i numerosi impegni, possiamo dire che questo titolo ha un sapore particolare?Assolutamente si. Vincere nonostante tutti questi impegni è diverso, soprattuto perchè non ero più affiancato ad un team ma il team eravamo io, mio fratello e la nostra Mr. School. È un titolo che mi galvanizza particolarmente e che da una bella spinta per la prossima stagione sulla quale ho diverse idee ma è ancora presto per parlarne“.

Com’è lavorare a stretto contatto con tuo fratello?Prima di tutto ci tengo a dire che l’obiettivo della Mr. School è quello di permette ai giovani piloti siciliani di fare esperienze fuori dalla Sicilia, per conoscere realtà diverse al di fuori della nostra. Tornando alla domanda, in realtà io e Antonio non abbiamo tante occasioni per lavorare insieme. So che, generalmente, si pensa che motocross ed enduro siano la stessa cosa ma, nonostante le similitudini, sono due sport molto diversi. I nostri gruppi hanno esigenze molto diverse, ognuno ha bisogno di terreni e posti specifici per avere un allenamento completo. Quindi si, gestiamo la stessa scuola ma le occasioni per creare un unico gruppo sono molto rare“.