“Benvenuti in Italia”, cori razzisti in Modena-Palermo (VIDEO)

di Pietro Minardi

Nonostante una rigida normativa introdotta per evitare simili episodi, continuano i casi di cori di discriminazione territoriale all’interno degli stadi italiani. L’ultimo episodio, in ordine cronologico, ha visto protagonista la partita Modena-Palermo, valevole per la nona giornata del campionato di Serie B.

CORI RAZZISTI RIVOLTI AI TIFOSI ROSANERO

In alcuni video che stanno facendo il giro dei social, si intravedono diversi tifosi gialloblu che, nel prepartita del match giocato ieri allo stadio Alberto Braglia, cantano in coro “Benvenuti in Italia” ai tifosi rosanero presenti in massa nell’impianto modenese. Un episodio assolutamente deprecabile e che stupisce possa accadere nel 2023. E invece continuano ad avvenire simili episodi, soprattutto a carico delle tifoserie del Sud Italia. Fatto per il quale, da anni, la Federazione Italiana Gioco Calcio e il CONI hanno introdotto uno stretto regime normativo relativo proprio alla discriminazione territoriale. Fatto che, nei casi più gravi, può portare ad una multa o, addirittura, alla chiusura del settore. Da capire cosa deciderà di fare il giudice sportivo di fronte a questo deprecabile episodio.

TIFOSO AGGREDITO FUORI DALLO STADIO BRAGLIA

Al di là dei cori depracabili, alcuni tifosi lamentano un trattamento non proprio cordiale all’esterno dello stadio Alberto Braglia. Fra questi c’è Pietro Falanga, content creator rosanero che si è recato in trasferta per seguire la squadra siciliana e che ha raccontato sui social l’esperienza tutt’altro che felice in quel di Modena. “Mi trovavo con mia moglie a vedere Modena-Palermo e all’uscita dallo stadio ci incamminiamo per raggiungere la nostra auto. Ad un tratto da dietro sento urlare ‘Ti devi togliere quella maglia!!! Bastardo!’ – racconta -. Una quindicina di tifosi modenesi hanno cominciato a inveire su di noi per la maglia della nostra squadra che indossavamo. Il tutto è continuato per 5 minuti, con altri 2-3 tifosi palermitani che hanno cominciato a scappare, mentre io e mia moglie a un certo punto ci siamo dovuti girare perché si erano avvicinati rincorrendoci, nonostante avessero visto che stavo con una donna e che continuavo a dirgli “Ragazzi calma, è un gioco”. A questo mi rispondono dicendomi “Bastardo africano togliti quella maglia e tornate al tuo paese!” – scrive Pietro Falanga sui propri canali social -. Il tutto si è concluso bene fortunatamente perché al successivo vicolo abbiamo visto una pattuglia della polizia e alcuni tifosi del Palermo che ci hanno prontamente difeso”.