E’ stata una partita complicata quella giocata ieri dalla Passalacqua Ragusa. Le aquile iblee sono riuscite a battere la prima vittoria in campionato, battendo la Dinamo Sassari per 71-65. Due punti che danno ossigeno ad una formazione dalla quale ci si aspettava un inizio di regular season diverso. Lo sa perfettamente anche la capitana della Virtus Eirene Laura Spreafico che, intervenuta ai microfoni dei giornalisti nel post-partita del PalaPadua, ha commentato così la vittoria conseguita. “Avevamo non una ma forse anche dieci scimmie sulle spalle – sottolinea Spreafico -. Le ultime prestazioni non sono state all’altezza. Questo lo sapevamo“.
Una partita di riscatto voluto e cercato dalle ragazze di coach Lino Lardo. “Noi stesse volevamo scendere in campo per dare qualcosa di più. Anche perchè Ragusa merita qualcosa in più. Aver vinto oggi ci fa tirare un sospiro di sollievo dopo le ultime due partita. Chiaramente questo non basta. Da martedì si torna in palestra a lavorare. Dobbiamo vincere a Roma prima della pausa”. Poi un pensiero ai tifosi. “Conoscendo il pubblico ragusano, so che è sempre dalla nostra parte. Sono contenta che sono venuti in tanti a vederci. La vittoria la meritano soprattutto loro. Grazie davvero a questo pubblico fantastico”.
Intervenuto nel post partita, coach Lino Lardo commenta così i primi due punti della stagione. “La vittoria del cuore ma anche della testa – dichiara – ci siamo presentati in condizioni mentali toste, con zero punti in classifica ed affrontando una squadra come Sassari che ha giocato bene e vinto giovedì scorso. Le ragazze lo meritano per gli sforzi che stanno facendo dall’inizio della stagione, questa partita ci dà grande fiducia. Cosa abbiamo avuto in più nel finale? Forse un po’ di lucidità in più, non proprio nelle ultime azioni ma diciamo in generale negli ultimi cinque minuti, con la difesa e anche facendo qualche giocata che finalmente è riuscita. Lavoriamo insieme da poco e abbiamo avuto un calendario duro e difficile. Ci prendiamo questa vittoria che ci fa respirare. Credo che dal primo minuto si sia visto quanta voglia avessero le ragazze di difendere e di applicarsi, ci sono tante cose da cui prendere buoni spunti”.