Il bel gioco può attendere. La brillantezza anche. Del resto, i campionati si vincono soprattutto partita dopo partita, anzi, battaglia dopo battaglia. E così il Palermo torna a muovere con decisione la classifica dopo tre risultati negativi (ed un punto conquistato) ossia il pari al 104′ con lo Spezia e le sconfitte con Lecco e Sampdoria, tutte formazioni pericolanti. L’1-0 inflitto non senza qualche patema d’animo al Brescia nel recupero della seconda giornata del campionato di serie B permette, dunque, ai rosanero di risalire la china fino al terzo posto. Ad un solo punto dalla zona promozione diretta.
I siciliani ora hanno 23 punti in 12 partite e sorpassano in un sol colpo Modena e Catanzaro che si trovano rispettivamente a quota 22 e 21. La zona promozione, come detto, è ad una sola lunghezza: il Venezia ha 24 punti mentre il Parma – che continua ad incantare ed a vincere – è scappato a 29.
Col Brescia, formazione non in salute ed in crisi dopo la sconfitte con Modena, Bari e Cittadella, era fondamentale vincere. A prescindere da tutto, a prescindere dal gioco. Che non c’è stato. È bastata una prova accorta in difesa per spegnere le brevi ed isolate fiammate della squadra di Gastaldello per poi trovare il colpo vittoria con una giocata di Valente – scelto da Corini nell’undici titolare – che ha servito Coulibaly pronto al tuffo di testa ed all’appuntamento col suo primo centro in rosanero. Il centrocampista senegalese, appena recuperato dopo un infortunio, è il 12mo marcatore della formazione in questa prima parte di stagione.
Ma al di là di questo si è vista la solita confusione in fase di costruzione e una quasi assoluta mancanza di finalizzazione. Sia sotto porta che dalla media o dalla lunga distanza. Sì, ci ha provato Stulac senza però creare reali pericoli.
Mentre Brunori e Mancuso (7 reti in due) non sono mai riusciti ad essere realmente pericolosi. Lezzerini si è limitato alla normale amministrazione, azione del gol subito a parte. Insomma, uno spettacolo al di sotto delle aspettative.
Il Brescia dal canto suo ha provato a costruire. In alcune occasioni sarebbe anche stata potenzialmente pericolosa ma Pigliacelli è stato praticamente inoperoso. E questa è stata una delle poche note positive. Ma è altrettanto vero che le Rondinelle venivano da 3 ko consecutivi e dopo un avvio interessante – così come avvenne nella scorsa stagione – si stanno spegnendo. Insomma, il Brescia, con tutto il rispetto dovuto, non è esattamente il Real Madrid.
Poi, piccola nota per i tifosi più accesi: è stato “vendicato” il 2-2 dello scorso 19 maggio quando, nell’ultima giornata della scorsa stagione, al Barbera i lombardi recuperarono due reti e di fatto esclusero il Palermo dai play off. Insomma, una vittoria “sporca”. Di quelle che però possono e devono fare morale, oltre che sostanza.
Ma, tornando al match di ieri, c’è una cosa che continua a mancare al Palermo. La luce, che poi offre lucidità, pericolosità ed imprevedibilità. Anche contro un avversario non esattamente trascendentale. Certo, ai rosa mancavano diversi uomini chiave. Ultimo in ordine cronologico Segre ma anche Di Francesco che dovrebbe mancare alcune settimane mentre Insigne è rimasto in panchina. Rimane il fatto che si ha la stessa sensazione delle ultime partite, quella pareggiata con lo Spezia a stento e quelle perse con Lecco e Sampdoria: non sembrano esserci idee degne di questo nome. Alcuni uomini che avevano iniziato positivamente sono in calo.
Poco tempo per rifiatare. Domenica 12 novembre alle 16.30 il Palermo torna in campo. Al Barbera scende il Cittadella, formazione ostica che può creare problemi a chiunque. La scorsa stagione, quella della transizione o del consolidamento, il Palermo pareggiò due volte (0-0 in casa e 3-3 in trasferta). I tre punti in palio se conquistati daranno una nuova riposta che servirà a dare segnali al campionato. La sfida ci dirà se Brunori e compagni sono convalescenza o rimangono una squadra in difficoltà.
I granata nelle ultime cinque partite hanno raccolto gli stessi punti dei siciliani. Sette punti ottenuti dai successi su Lecco nel turno precedente sul Brescia e dal pareggio con la Ternana intervallate dai ko con Pisa e Cremonese.
Ma i rosa non possono sbagliare se non voglio essere risucchiati indietro nelle posizioni di rincalzo e, soprattutto, se vogliono mettere pressione alle squadre che precedono. La capolista Parma è ospite del Lecco, formazione che dopo un avvio tremendo si è ripresa con le vittorie esterne su Pisa e, appunto, sul Palermo. Il Venezia invece riceve al Penzo il Catanzaro in un match da classica dal pronostico incerto. Da tripla si sarebbe detto una volta.
Il Modena, dal canto suo, non vuole fermarsi e riceve la Sampdoria rinvigorita proprio dalla vittoria sul Palermo di sabato scorso.
E non bisogna sottovalutare la Cremonese che è in risalita e che farà visita al Brescia nel classico derby lombardo. I grigiorossi sono squadra da trasferta: dei 19 punti raccolti ben 13 sono stati conquistati lontani dallo Zini.