Un punto in tre partite, il Palermo si ferma ancora e si allontana dalla zona promozione

di Edoardo Ullo

Un pareggio, due sconfitte, tre gol fatti e cinque subiti. Tradotto vuol dire un punto in tre partite. Ed una discesa preoccupante: dal secondo posto, ovvero dalla zona promozione diretta, al quinto in 12 giorni. Il bilancio del Palermo dopo la pausa di inizio ottobre è impietoso e dice che la squadra si è fermata.

L’undici di Eugenio Corini prima era capace di segnare e di chiudersi ermeticamente in difesa subendo pochissimi gol e resistendo alla mole di gioco avversaria. Ora, tutto questo non c’è più. E la partita di ieri con la Sampdoria ha certificato lo stato di crisi rosanero interrompendo, peraltro, la serie di quattro vittorie esterne consecutive.

I siciliani non vincono dal 7 ottobre quando – prima della sosta per le nazionali – espugnarono il Braglia superando il Modena per 2-0. In meno di un mese la squadra ha perso tre posizioni e si è fatta recuperare ben 7 punti dai Canarini che grazie ad un rush di 3 vittorie (inclusa quella nel recupero col Brescia) ed un pareggio sono volati in terza piazza. Con due lunghezze di vantaggio sul Palermo.

Si è spenta la luce, occasioni sprecate

Con la Sampdoria si è accentuata la mancanza di lucidità a centrocampo con una squadra che sbatte sistematicamente contro gli schieramenti difensivi avversari ed ha poche idee per sfondarli. Se con lo Spezia Mancuso ed un’invenzione di Stulac su punizione avevano mascherato queste mancanze, sabato con il Lecco e, ieri al Ferraris, il quadro che si è presentato è sconfortante. Ed a grandi tratti è sembrato di rivedere le partite dello scorso finale di stagione con una formazione che è la bruttissima copia di quella che aveva fatto ben sperare fino ad un mese fa.

Succede che gli esterni, difensivi ed offensivi, vanno in estrema difficoltà ed anche a Genova questa mancanza si è notata. In rarissime volte si sono resi protagonisti di buoni spunti.

Ed inoltre, si continua ad avvertire la mancanza di un uomo d’ordine a centrocampo. Incursori, interditori o registi in giornata sì una volta tanto non possono costituire il fulcro del gioco della squadra.

Il calendario, dopo la pausa, ha proposto due impegni casalinghi con formazioni in difficoltà che però al Barbera sono venute a giocare la loro partita. Il pericolante Spezia che ha messo paura ai rosa andando in vantaggio 2-0 ed il Lecco che da cenerentola si è trasformata in regina infliggendo una sonora lezione ai rosanero.

Lezione imparata? Niente affatto: a Genova, la pericolante Sampdoria di Andrea Pirlo, squalificato, ha avuto un approccio migliore. Anzi, ha avuto l’unico approccio da fare, quello che è mancato al Palermo: aggredire il campo e l’avversario per non farlo respirare.

E così il Palermo, sotto il diluvio, è andato in apnea fin da subito: solo il caso (il palo dell’ex Kasami) e la bravura di Pigliacelli, ieri in giornata di grazia, hanno evitato l’imbarcata.

Per Pigliacelli si tratta del secondo rigore parato in questa stagione dopo quello a Pavoletti in Coppa Italia col Cagliari. Anche in quell’occasione i rosa vennero sconfitti.

Mercoledì arriva il Brescia

Non c’è troppo tempo per rifiatare o per pensare alla sconfitta di Genova. Mercoledì 8 novembre il Palermo torna in campo e torna al Renzo Barbera: alle 18.30 giocherà col Brescia e contro i fantasmi del recente passato.

Le Rondinelle, infatti, pareggiarono 2-2 lo scorso 19 maggio al Barbera nell’ultima partita della scorsa stagione dopo aver recuperato incredibilmente uno svantaggio di due reti maturato nel primo tempo. Il Palermo con quel risultato perse la possibilità di disputare i play off. I lombardi dal canto loro persero i play out con il Cosenza e scesero in serie C sul campo andando ko per 1-0 al San Vito Gigi Marulla e pareggiando 1-1. Successivamente è arrivato il ripescaggio ufficializzato a fine agosto dopo la sentenza definitiva del Consiglio di Stato che ha escluso la Reggina.

Il Palermo non può sbagliare

La sfida con le Rondinelle diventa importante per il percorso. Un successo permetterebbe ai rosanero di smuovere la classifica e di tornare a correre.

Di fronte Brunori e compagni si troveranno una squadra in crisi, reduce da tre sconfitte consecutive con Bari, Cittadella e, nel recupero dello scorso 24 ottobre, col Modena. Corini è chiamato, a distanza di poco meno di 6 mesi, ad affrontare nuovamente il proprio passato.

I tre punti darebbero il terzo posto al Palermo che avrebbe una ulteriore buona chance per risalire ulteriormente la china: domenica 12 novembre alle 16.15 la squadra di Corini riceve il Cittadella per la tredicesima giornata.

Il calendario, dunque, offre due nuove partite consecutive tra le mura amiche. Ritrovare il fattore campo, prima della pausa, potrebbe essere il primo passo per riprendere il cammino, anzi… il percorso e renderlo meno insidioso.

La sosta di novembre potrebbe essere rigenerante, contrariamente a quanto lo è stata quella di ottobre.

Foto: Pasquale Ponente