Il Rugby Palermo cerca casa, l’appello del presidente Massari

di Edoardo Ullo

In vetta al campionato di serie C ma senza una casa. Le stagioni passano ma il Rugby Palermo che ben figura in questa categoria non riesce a trovare un campo per le partite casalinghe. E senza di esso è impossibile programmare il futuro. Se il capoluogo della regione non ha mai avuto una formazione in serie cadetta è anche per questa mancanza di programmazione. Anche il presente perché organizzare una stagione in queste condizioni e portarla al termine diventa un percorso ad ostacoli sempre più irto.

Quattro partite, quattro vittorie, mai un minuto in casa

Quattro partite giocate ed altrettante vittorie ma tutte in partite giocate fuori casa. Il Rugby Palermo anche in questa stagione 2023-2024 non ha una casa. Lo scorso anno la squadra allenta da Gioachino La Torre disputò le sue partite interne a Camporeale. Ma in questa stagione no. La squadra di calcio in Seconda Categoria e le oggettive difficoltà logistiche per arrivare in un paese distante una cinquantina di chilometri da Palermo hanno fatto il resto.

Un problema che si ripercuote sulle giovanili

Lo stesso problema chiaramente lo si riscontra nel settore giovanile con la sola eccezione per l’under 16 che, essendo in tutoraggio in un progetto che comprende la Sicilia occidentale con le società dei Fenici di Marsala e degli Elimi di Trapani, gioca le proprie gare casalinghe al campo comunale di Marsala.

Il mini rugby si allena al giardino Vincenzo Florio, il prato attiguo allo Stadio di atletica leggera Schifani Delle Palme, nella zona di viale del Fante, non distante neppure dallo stadio Renzo Barbera.

Quello chiamato il “Pratone” però non è uno spazio attrezzato. Non ci sono spogliatoi e basta questo a spiegare i disagi di gestione di bambini che praticano il mini-rugby compresi tra i 6 ed i 13 anni.

Una odissea in cerca di casa, l’appello del presidente Massari

Il Rugby Palermo per mano del presidente Stefano Massari lamenta la mancanza di campo “dopo gioco tante le promesse da parte della politica e della stessa federazione dai campi Malvagno affidatici con tanto di conferenza stampa e presenza in città del presidente nazionale Marzio Innocenti ma il tutto e a causa di una insopportabile burocrazia è andato perso poi è stata la volta del Velodromo anch’esso promesso al rugby ma mai andato in porto per errori di gestione e anche per l’alto canone richiesto”.

“Colpa della burocrazia”

Massari prosegue nel suo racconto, anzi, il suo appello, affidato ad un post sulla pagina Facebook del club: “L’ultima spiaggia è stata la convenzione stipulata fra la Federazione Italiana Rugby e l’Esercito Italiano in cui a livello nazionale si permetteva alle società di Rugby l’utilizzo appunto delle strutture militari nello specifico a Palermo l’area individuata è la struttura ‘Tenente Onorato’ che sarebbe dovuto essere utilizzato dalla società di Palermo fin da settembre 2023, con tanto stanziamento, come da verbale del consiglio nazionale e di questo siamo grati al presidente Innocenti, poi la data è slittata ad ottobre. Siamo adesso a metà novembre e ancora oggi la burocrazia non ci permette l’utilizzo della struttura e non capiamo se ci siano reali ostacoli da parte di chi deve definire il tutto”.

Nella lettera aperta il massimo dirigente del club palermitano prosegue: “La squadra, in testa alla classifica, pur non sapendo se riuscirà a concludere il torneo regionale sicuramente come negli ultimi due anni, dovrebbe disputare i play-off per l’eventuale promozione in serie B ma senza una struttura dove disputare le gare interne potrebbe anche, come estremo atto, non poter disputare le gare di play off. Con questa lettera aperta la Rugby Palermo chiede a tutte le parti interessate di fare in modo che le nostre formazioni possano finalmente avere un terreno di gioco dove poter disputare le gare interne e far allenare i propri atleti. Il presidente, la dirigenza e tutti gli atleti della Rugby Palermo, ringraziano”.