Motocross, I Vikinghi dell’Etna servono il tris, Conti Taguali, Zappalà e Strano sono i nuovi campioni regionali

di Elio Natale Coppola

Il motoclub Vikinghi dell’Etna non si accontenta di un solo titolo regionale. Infatti, oltre a Salvatore Raineri nell’enduro, sono altri tre i piloti del club acitano ad essersi laureati campioni regionali nella motocross. Questi rispondono ai nomi di Alessandro Conti Taguali, Mx1 Challenge, Antonino Zappalà, Mx1 Rider, ed il neo-presidente e co-fondatore Giambattista Strano, nella Epoca 125 Evo. I primi due hanno condiviso anche un infortunio alla stessa mano che li ha costretti a completare la stagione in condizioni fisiche tutt’altro che ottimali. Per Strano, invece, si tratta del secondo titolo consecutivo dopo quello dell’anno scorso. Ma lasciamo la parola ai diretti interessati.

ALEX CONTI TAGUALI

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Questa la sintesi del detentore del titolo regionale Mx1 Challenge. “Sicuramente la parte iniziale di stagione è quella che ricordo con più piacere. Si è corso su fondi molli (sabbia, fango, ecc) che sono la mia specialità. Mi sono divertito parecchio a Basicò. Poi ho fatto della costanza di risultati l’arma in più che mi ha permesso di vincere il titolo già a Siracusa con una gara d’anticipo. A Settembre la situazione si era un po’ complicata perchè a causa di un incidente stradale, in estate, mi sono dovuto operare ad una mano. Fortunatamente sono riuscito a mantenere il vantaggio in punti che avevo accumulato. Vincere è una cosa che fa sempre piacere purtroppo, causa lavoro, non posso dedicarmi alla moto al 100% ma riesco a gestire tutto io. Sono un grande appassionato del vecchio stile e con la mia Husqvarna 300 2T mi sono divertito molto“.

Prima di concludere ci tengo a ringraziare tutti i Vikinghi dell’Etna che hanno creato un ambiente familiare che mi ha messo subito a mio agio. Ringrazio mia moglie Federica per essermi stata accanto in tutte le gare e il mio amico Placido Caserta per tutti consigli e gli aiuti dati durante le prove. Per l’anno prossimo l’intenzione è quella di partecipare al Supermarecross ma ancora la cosa va studiata“.

ANTONINO ZAPPALÁ

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Il neo campione regionale FMI Mx1 Rider riassume così la sua annata.”Quest’anno agonistico sono stato impegnato in due campionati: regionale FMI e regionale ACSI. Una stagione veramente sfortunata dove ho subito ben quattro infortuni di cui uno abbastanza grave a luglio. Tutto ciò ha influenzato non poco le mie successive prestazioni che non sono state all’altezza a causa della mancanza di allenamento dovuta agli infortuni e al recupero. Grazie alla mia costanza e determinazione, che sarebbe meglio chiamare testardaggine, mi sono presentato comunque in quasi tutte le gare e i numeri mi hanno premiato vincendo il campionato FMI e un secondo posto nel campionato ACSI“.

Una gara di quest’anno che mi è rimasta impressa è stata quella al crossodromo Basicross, dove abbiamo corso in condizioni veramente estreme a causa della pioggia che è caduta prima e durante la competizione. Completare una gara così dura mi ha dato la motivazione di continuare. Vincere è sempre una bella sensazione in maggior ragione quest’anno perché, dati i miei quasi 40 anni, è stato l’ultimo anno in cui correvo con i “giovani”. Il prossimo anno debutterò nella Veteran MX1. Infine, ci tengo a ringraziare prima di tutto la mia famiglia che mi ha sempre sostenuto, tutto il motoclub, il presidente Strano che, da circa trent’anni, mi ha sempre incoraggiato e trasmesso fiducia“.

IL PRESIDENTE FIRMA IL TRIS DEI VIKINGHI DELL’ETNA

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A voler essere precisi il mio passaggio a presidente è stato ufficializzato lo scorso Ottobre – esordisce così Giambattista Strano, campione regionale Epoca 125 Evo, che continua – prendendo il posto dell’amico Giuliano Gugliuzzo che si è trasferito all’estero. Già quest’anno, però, mi sono reso conto che seguire tutti e in più gareggiare è veramente difficile. Ci sono riuscito anche grazie alla collaborazione di tutti i Vikinghi dell’Etna, un aspetto che mi rende veramente felice. Dal 2020 in poi, anno di nascita del motoclub, siamo riusciti a creare un gruppo unito dove anche chi non gareggia può appassionarsi ai ragazzi e partecipare alle nostre iniziative. Abbiamo raggiunto il centinaio di iscritti e c’è tanta voglia di continuare a lavorare e migliorarci di anno in anno“.

Per quanto riguarda la stagione sportiva appena conclusa, il neo-presidente Strano dichiara. “Nella mia classe d’epoca (125 Evo, ndr) è stata un’annata abbastanza tranquilla. Sono riuscito a vincere tutte le manches a cui ho partecipato assicurandomi così il titolo regionale. L’unica gara dove la preoccupazione si è fatta sentire è stata l’ultima prova di Partanna dove la moto ha iniziato a dare dei problemi ed ho subito che mi sarei dovuto fermare. Fortunatamente tutto è andato per il meglio ed ho potuto concludere anche la mia ultima fatica. Ci tengo a ricordare che quella che ho guidato è la moto dell’amico Enzo Lombardo con cui progettavamo di gareggiare insieme. Purtroppo non possiamo farlo fisicamente ma il suo ricordo corre con me. Infine, un grande grazie va alla mia compagna di vita, Simona Pennisi, con cui mi scuso per le sveglie alle 5 del mattino e week-end trascorsi sui campi di gara tra polvere, vento, freddo e disagi vari. Un ringraziamento va anche a Ignazio Virzì Suspension e all’osteopata Paolo Leonardi“.

Strano è tornato alle competizioni dopo diversi anni di pausa. Rispetto al ’98, ultimo anno prima dello stop, “Rispetto a quando correvo io la cosa che è cambiata di più è l’ambiente. Adesso mi sembra che si pensi troppo alla competizione ed a primeggiare piuttosto che a fare gruppo e godersi una giornata in compagnia di persone che condividono la stessa passione. Noto una sempre più marcata assenza di contatto umano, anche tra i più piccoli. Una volta giocavano tutti insieme, adesso ho visto ognuno stare per conto proprio. Ma questo è quello che ho notato io nella motocross, il discorso cambia nell’enduro. Qui ho notato con piacere che la situazione è rimasta più serena. C’è più spensieratezza e con altri piloti della categoria siamo riusciti a creare un gruppetto per fare le trasferte dove anche le nostri mogli possono stare insieme e godersi il fine settimana fuori casa. Ovviamente, una volta saliti in sella si entra in clima gara è c’è competizione anche tra noi, ma una volta finite le manches si ritorna a stare insieme. Ed è proprio per questo che penso di passare all’enduro l’anno prossimo“.

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