Il sogno olimpico di Peter Sagan, in sella ad una mountain bike

di Alessandro Teri

Il primo amore non si scorda mai, ed infatti a Peter Sagan è rimasto il pallino della mountain bike. Il campione slovacco, conclusa quest’anno la sua storia nel ciclismo su strada, rincorre ancora il sogno olimpico su una bicicletta, però con le ruote scolpite, sulle quali ha vinto tra l’altro un mondiale juniores nel 2008. Così il 3 volte iridato, che a 33 anni ha deciso di dire basta alle gare in linea ed a tappe, prima di chiudere definitivamente la sua carriera agonistica si pone un altro obiettivo, ovvero esserci e magari vincere a Parigi 2024. E per fare ciò ha pianificato una road map che lo porterà a tentare di aggiudicarsi il pass olimpico, partecipando ad eventi mirati.

I love mtb

Le intenzioni di Sagan sono state rese pubbliche nel corso di un’intervista rilasciata al blogger Lukáš Ronald Lukács, nella quale il corridore che ha fatto la storia del ciclismo con la maglia della Slovacchia, dichiara senza mezzi termini il suo amore alla mountain bike, disciplina nella quale è nato ed in cui vuole chiudere un percorso che lo ha portato tra i grandi della bici. E se, come lui stesso ammette, negli ultimi tempi le gare su strada non lo divertivano più, forse anche per una forma non al top, adesso per trovare nuovo slancio è pronto a rimettersi in sella ad una mtb.

Tra strada e sterrato

Riuscire ad essere competitivo però non sarà semplice, quindi Sagan è atteso prima di tutto da un ritiro in Sudafrica, in preparazione del primo impegno fissato in febbario ad Abu Dhabi, dunque in Spagna ed in Francia, fino a marzo. Ma per ritrovare smalto sono previste pure gare in linea da disputare in terra slovacca, vestendo la maglia della RRK Group-Pierre Baguette-Benzinol, squadra il cui direttore sportivo è suo fratello Juraj. Una sicura è certa, che comunque vada la presenza di Sagan nella prova olimpica mtb sarebbe uno spot buono per tutto il movimento.