Calcio

Valerio Antonini non ha dubbi: “Trapani ha un futuro in serie A”

Pubblichiamo la seconda parte dell’intervista esclusiva di Sport Web Sicilia a Valerio Antonini, presidente del Trapani Calcio, in serie D, e del Trapani Shark, serie A2 di Basket.

Ciò che mi dà fastidio è la continua ricerca del negativo, da parte di quei pochi che scrivono”, dice Antonini, secondo cui “c’è qualcuno che purtroppo cerca di vedere sempre marcio”. “Trapani ha brutte esperienze per via di gente che ne ha  approfittato in passato. Questa società è passata dallo sfiorare la serie A, al rischio fallimento, depauperata del marchio sportivo, rendendola di fatto una società praticamente azzerata e con imprenditori che hanno usato il nome di Trapani e il Trapani Calcio per farsi pubblicità”. È un fiume in piena Antonini, che se la prende con “la mala informazione legata all’ignoranza, alla cattiveria, all’invidia che vedo in alcuni soggetti, che cercano costantemente di mandare in giro informazioni false, prive di qualsiasi verità”. Ma tutte le critiche sarebbero da rimandare al mittente, nel momento in cui “arriva un imprenditore che i soldi li ha e li investe – afferma il deus ex machina dello sport trapanese – e ti dimostra che tutte le stupidaggini che hai detto in passato erano solo frutto della volontà di non voler far nulla”.

La versione di Antonini

Questa è la versione di Antonini, che quando gli si domanda se si definisce un vincente o un motivatore, risponde così: “Probabilmente un po’ un mix tra le due cose. Sono un uomo che nella vita ha vinto. Devo dire che sono rimasto sempre la stessa persona, non ho mai perso la mia grinta, la mia determinazione, la mia volontà di arrivare subito agli obiettivi che mi sono preposto, e quindi sotto questo punto di vista mi sento un privilegiato. Sono certamente un uomo che vuole vincere”. E dove si vede tra dieci anni il presidente Antonini? “Io mi vedo qui, tra dieci anni, con due squadre in serie A, due impianti all’avanguardia, un centro sportivo all’avanguardia e una città però che deve avere fatto quel passo importante verso il futuro”. Poi il capitolo Maradona, e l’amicizia che lo ha legato al Pibe de oro. “Lui è stato il giocatore più importante, più forte di tutti i tempi, per me senza dubbio, ma non solo per le qualità calcistiche, è stato un leader popolare che si è legato a una realtà certamente che non era tra le più importanti, cioè Napoli. Parlandoci – ricorda – nelle tante chiacchierate che facevamo, certamente si evidenziava questa voglia di far parte sempre del lato opposto a quelli che vincevano”. “Io d’altronde sono un tifoso della Lazio – rivela – che nella Capitale conta un quinto dei tifosi in rapporto alla Roma, e probabilmente il fatto di essere pochi tra tanti ti dà quello sprint, quella determinazione in più”.

No alla politica

Quindi il rapporto con la politica locale trapanese: “Mi sono interfacciato con il Comune di Trapani che ha fatto, secondo me, dei miracoli assoluti con noi, facendo un bando a tempi di record per il Palazzetto dello sport, dandoci la possibilità di investire, di collaborare in maniera assolutamente positiva. Io ringrazierò sempre sia il sindaco Giacomo Tranchida che l’assessore allo Sport, Emanuele Barbara – afferma Antonini -, perché hanno visto l’opportunità e l’hanno cavalcata nell’interesse della città e della comunità”. “Io non mi candiderò mai in politica a Trapani – chiarisce – Sarebbe per me assolutamente impossibile e improponibile. Ci sono uomini che possono farlo molto meglio di me”.

Una sicurezza, la promozione in C

Infine una parentesi dedicata al Trapani Calcio: “Ho un allenatore che ha vinto 13 partite su 15 quest’anno, ha preso solo 5 gol, ma che gli posso dire?”. E sull’allenatore dei granata, Alfio Torrisi, il presidente parla di “una persona straordinaria, un uomo educatissimo, con principi sani di famiglia, di religione, valori veramente importanti”. “La squadra lo segue a 360 gradi”, sottolinea, ma nonostante ciò arrivano le critiche, che assicura Antonini, verranno zittite dalla vittoria del campionato, “poi voglio vedere questi signori che verranno pure loro a festeggiare”. “Né Siracusa né Vibonese sono all’altezza del Trapani – spiega dal suo punto di vista Antonini – Sono due squadre che stanno facendo molto più di quello che avevano programmato di fare all’inizio, ma perché sono state avvantaggiate anche dalla scadente qualità del campionato”. “Ci sono 8 o 9 squadre impresentabili, club che hanno problemi enormi ad andare avanti e questo fa sì che molte partite siano, secondo me, oggettivamente falsate, nella qualità, nei risultati e nel modo di affrontarle”, tuona il presidente del Trapani Calcio, riferendosi alle avversarie nel campionato di serie D. Ormai manca poco alla pausa natalizia, ed all’inizio dell’anno nuovo Antonini assicura rinforzi: “Spunteranno giocatori che serviranno per completare la squadra e mettere le basi per il prossimo campionato di serie C, perché nel prossimo anno il Trapani giocherà in serie C”.

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Published by
Antonio Ingrassia