Diario di un tifoso rosanero, in trasferta da Dublino a Catanzaro e ritorno

di Redazione

Otto ore in aereo, distribuite su quattro voli diversi; dodici ore di attesa accumulate in scali italiani ed esteri prima dei vari imbarchi; duecento chilometri percorsi su gomma sulle strade di Lombardia e Calabria: sono i numeri che raccontano il recente viaggio di chi scrive, da Dublino a Catanzaro, al seguito della squadra rosanero, articolatosi tra giovedì e sabato scorsi. Un percorso a tappe che ha richiesto, tra le altre cose, due giorni di ferie, data la collocazione temporale della partita, non certo ideale, in un venerdì lavorativo.

Una preparazione complicata

Tutti insieme al seguito del Palermo

La preparazione di questa trasferta non semplice sul piano logistico ha richiesto una decina di giorni, tra voli e pernottamenti da organizzare; pochi giorni prima del match, peraltro, la sorprendente decisione assunta dal Catanzaro Calcio, di concerto con le autorità competenti, di non prevedere la vendita online dei biglietti della partita, aveva rischiato di mandare tutto all’aria, con buona pace delle prenotazioni di aerei e alberghi già staccate. Alla fine, la rete di tifosi sparsi sul territorio, ci è venuta in soccorso, consentendoci di acquistare il tagliando in delega presso un punto vendita autorizzato della Lombardia.

Insieme per il Palermo

E, proprio con il gruppo di tifosi partiti per la Calabria da Milano e dintorni per l’occasione, ci siamo ritrovati venerdì mattina, per una bella giornata all’insegna della convivialità, fuori e dentro lo stadio. Un prologo di questo incontro, in realtà, c’era già stato giovedì sera, nella rosticceria “Zio Michele” di Sesto San Giovanni, storico ritrovo pre e post gara dei tifosi rosanero in Lombardia che viaggiano al seguito del Palermo.

Il risultato è un dettaglio

Sul campo, la partita ha lasciato in bocca un gusto agrodolce, con il Palermo che avrebbe potuto e dovuto fare qualcosa in più per vincere la partita. Alla fine, ad ogni modo, per chi viaggia a sostegno della propria squadra del cuore, il risultato della partita finisce sempre con l’essere un dettaglio tra tanti pezzi di un più grande mosaico, che cementano il ricordo di esperienze vissute e persone incontrate lungo il cammino della fede calcistica.

– Roberto Rizzuto