La notizia è di quelle che fanno drizzare subito le antenne: Christian Horner, il team manager della Red Bull, sarebbe al centro di un’indagine interna, per “comportamenti inappropriati” nei confronti di una dipendente, alla quale, dalle prime indiscrezioni filtrate, avrebbe inviato foto compromettenti. Tanto basta a fare alzare un polverone in un ambiente, come quello della Formula 1, incline agli scandali ed agli scoop, anche se ancora sulla news rilanciata dai media tedeschi e olandesi, primo tra tutti il sito F1Insider, non sembrano esserci riscontri certi. Eppure una prima ammissione sarebbe arrivata da Red Bull Austria, che una volta essere venuta a conoscenza delle accuse rivolte al manager britannico, si è rivolta ad un legale esterno per appurare quanto successo. Dal canto suo comunque lo stesso Horner smentisce tutto.
L’affaire sembra alquanto complicato, e soprattutto è presto perchè i fatti vengano chiariti. Certamente però alla vigilia della partenza del mondiale di Formula 1, che prenderà il via il 2 marzo dal Bahrain, queste voci increspano le acque in casa Red Bull, in un ambiente che dall’esterno sembra impenetrabile, nel quale Horner dirige le operazioni fin dall’esordio in pista nel 2005, con risultati a dir poco invidiabili: 7 titoli piloti, 4 con Sebastian Vettel e 3 con Max Verstappen, più 6 titoli costruttori.
Di certo è un vincente Christian Horner, uno dei pochi inamovibili del Circus, che dietro il muretto Red Bull ha saputo guidare la squadra di successo in successo, la cui stella non è tramontata nemmeno negli anni in cui anche la scuderia tedesca doveva inchinarsi allo strapotere della Mercedes. Nel 2021 poi c’è stato il ritorno alla vittoria, con il Mondiale conquistato da Verstappen all’ultima gara sul prossimo ferrarista Lewis Hamilton. Quindi nel 2022 e nel 2023 lo strapotere del binomio austro-olandese non ha avuto rivali. Resta da capire se qualcosa possa incrinarsi adesso in casa Red Bull, visto il possibile coinvolgimento di Horner in una faccenda dubbia, ancora da chiarire.
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