Gli sceicchi convincono anche Sinner…il futuro del tennis è in Arabia Saudita?

di Alessandro Teri

Il futuro dello sport sembra ormai irrimediabilmente essere l’Arabia Saudita, o meglio, i petroldollari degli sceicchi sono delle ottime ragioni per far spostare verso la penisola arabica le star dello sport mondiale, di un numero sempre maggiore di discipline. Dopo il calcio e da ultimo il ciclismo, anche il tennis parlerà arabo, visto che ad ottobre vedrà la luce un’esibizione all-star che rischia di fare concorrenza a tornei storici del circuito, aprendo la via ad altre manifestazioni destinate a giocarsela perfino con gli Slam per avere i migliore campioni in circolazione.

I 6 re si sfidano

Djokovic, Nadal, Alcaraz, Medvedev, Rune, e naturalmente Jannik Sinner…sono i 6 Kings Slam che hanno garantito la loro partecipazione al torneo saudita, tutti accomunati dall’aver vinto almeno uno Slam, che si porteranno a casa un premio in milioni di dollari alla fine di scontri incrociati per decretare il vincitore. Solo che proprio in quel periodo, si parla di inizio autunno, sarebbero già in programma alcuni tornei di valore, validi a giocarsi le ultimi carte pe essere alle Atp Finals, come ad esempio Shangai e Parigi Bercy, che naturalmente perderebbero di appeal.

Monta la polemica

Nel frattempo il mondo del tennis femminile vede montare una polemica riguardante anche in questo caso l’Arabia Saudita, dove è molto probabile che possano svolgersi le Wta Finals di fine anno. Contro quest’opzione si sono schierate due tenniste che hanno fatto la storia, Maria Navratilova e Chirs Evert, le quali hanno scritto apposta una lettera pubblicata sul Washington Post, dicendosi contrarie all’organizzazione saudita delle Finals femminili, dato che in quel paese uomini e donne non godono degli stessi diritti. Da contraltare invece fa la voce di Ons Jabeur, con la tennista marocchina che invita invece ad informarsi sui progressi che in Arabia Saudita si stanno facendo sulla parità di genere.