“Compleanno amaro” per Totò Antibo, negato l’ingresso al Vito Schifani
di Edoardo UlloNews08 Febbraio 2024 - 20:01
Un compleanno così amaro probabilmente non l’avrebbe immaginato neppure nel suo peggior incubo. Intanto è successo realmente. A Totò Antibo, vicecampione olimpico a Seul 1988, campione europeo dei 5.000 e 10.000 a Spalato 1990, nonché ex primatista italiano prima che i record venissero battuti da Yamaneberhan Crippa, non è stato fatto entrare allo stadio Schifani-Delle Palme.
La Gazzella di Altofonte questo pomeriggio non è stata riconosciuta da un addetto dell’impianto di atletica leggera di viale del Fante che gli ha negato l’accesso. In quello stesso stadio che lo ha visto tante e tante volte protagonista anche da ex atleta, amato, amatissimo dal pubblico siciliano e non come testimoniano i calorosi tributi ad ogni sua uscita pubblica. Indimenticabile la standing ovation a fine settembre 2007 quando nella Finale Oro dei societari di atletica leggera premiò i vincitori di alcune prove in uno stadio che era tornato a vivere. E lo scorso giugno (2023) è ritornato allo stadio Delle Palme sempre per la Finale Oro questa volta nelle vesti di papà per assistere alla gara del figlio Gabriele che ha vestito la maglia del Cus Palermo.
Insomma, difficile pensare che il campionissimo, in quella che è la sua seconda casa (se non prima) non venga riconosciuto. Ma è successo davvero. E per giunta il giorno dopo il suo 62esimo compleanno.
Antibo era andato allo stadio per assistere agli allenamenti di alcuni giovani atleti ed anche con i gemelli Zoghlami che sono arrivati dopo l’episodio. Un addetto all’impianto lo ha fermato “Mi hanno chiesto il tesserino di riconoscimento – racconta la Gazzella d’Altofonte – ero io con i ragazzi, c’erano mio fratello e mia moglie. Mi sono ripresentato – avevo tra l’altro il tesserino in auto – e mi è stato chiesto un’altra volta il documento. Mi sono innervosito chiedendomi se fosse vero. Ai custodi hanno detto chi ero da mio fratello ma a loro non è importato. Sono stato male, ho avuto una crisi epilettica e mi hanno tenuto mio fratello e mia moglie. È stata una fortuna, mi sarei potuto far male realmente”.
“Una forte delusione, non so se tornerò più”
Antibo continua il suo racconto anche tra le lacrime: troppo grande la delusione per un generoso come lui capace di lottare con chiunque in pista anche al di là dei tatticismi.
“Queste cose non si fanno – continua – è una vergogna. Non conoscermi è incredibile per tutto quello che ho fatto per Palermo, per lo stadio Delle Palme, e per quanto ho fatto a livello sportivo e non. Sinceramente non me lo meritavo. Sono nervoso, si rende conto di quello che mi hanno fatto? Finalmente è arrivato Polizzi (il suo allenatore, ndr) ma probabilmente non verrò più allo stadio”.
Compleanno amaro
“Mi hanno ferito. Mi hanno rovinato il compleanno – ricorda l’ex campione – tutto il mondo mi ha fatto gli auguri e subire una cosa del genere mi ha fatto del male. Sono 46 anni che entro allo stadio delle Palme senza problemi. Dal 1978. Non voglio più andare”.
E conclude ricordando quello che effettivamente è un problema: “Non può esserci una sola entrata con gradini senza che neppure ci sia lo scivolo per disabili. Ci deve essere obbligatoriamente un’uscita di emergenza”.
Anello, “L’addetto non lo ha realmente riconosciuto”
L’assessore allo Sport al Comune di Palermo Alessandro Anello ha detto “L’addetto non ha realmente riconosciuto Antibo. Nei prossimi giorni (il 21 o 22 febbraio, ndr) avrò un incontro con federazione, enti di formazione sportiva e società per discutere delle varie problematiche legate allo stadio delle Palme. Vogliamo risolvere i problemi e c’è la volontà di farlo”.