Como e Cremonese per sognare la serie A diretta, per il Palermo è prova di maturità

di Edoardo Ullo

Gli esami non finiscono mai. Il Palermo ritrova la vittoria in trasferta quattro mesi e tre giorni dopo Modena superando per 2-1 a Piacenza la Feralpisalò. Un successo, sudatissimo dopo una prestazione a corrente alternata, che conferma tutto sommato il buon momento dei rosanero con quattro risultati utili consecutivi. Per la squadra di Eugenio Corini quinto posto in cassaforte a quota 42 punti ma con la seconda piazza che vale la serie A diretta più vicina ad appena tre lunghezze. Complice il pareggio interno della Cremonese con la Reggiana che ha fermato la corsa dei lombardi reduci da 4 vittorie consecutive per 1-0.

Tra i rosanero e la seconda posizione tuttavia, oltre ai tre punti ci sono altre due squadre il Como ed il Venezia. Ed in più c’è un margine sul Catanzaro di 4 punti mentre il Cittadella, che ha battuto i siciliani in questa stagione sia all’andata che al ritorno, è precipitata a -6 dopo il ko con il Parma. I ducali sono saldamente al comando e sembrano aver prenotato la serie A pur non dominando del tutto il campionato. Almeno a livello di punti.

Testa già a Como e Cremonese

Ma non c’è tempo per fare troppi calcoli. Il palinsesto della serie cadetta, che in questa stagione per la prima volta propone il calendario asimmetrico, offre – neppure fosse stato studiato a tavolino – proprio gli scontri diretti con Como e Cremonese in un febbraio che si chiuderà poi con il turno infrasettimanale e la partita casalinga con la Ternana.

Tutto in 14 giorni

Il Palermo si gioca la serie A diretta, o quanto meno, una grossissima fetta, affrontando prima i lariani in casa al Barbera sabato prossimo 17 febbraio alle 16.15 ed il 24 febbraio saranno ospiti allo Zini della Cremonese che con i siciliani ha il dente avvelenato per la sconfitta di Santo Stefano nell’ultima giornata di ritorno subita al 97’ con un gol di Stulac su punizione al termine di una partita dominata per lunghi tratti.

Prove di maturità

Se con la volenterosa e grintosa Feralpisalò è bastato un tempo, il secondo, per avere la meglio e tornare a sorridere in trasferta, contro Como e Cremonese si dovrà fare di più. Brunori e compagni dovranno affrontare le classiche prove di maturità con due sfide ravvicinate da far tremare i polsi.

I rosa devono ancora risolvere alcuni problemi di gioco. Nel primo tempo con la Feralpisalò la squadra è stata la fotocopia sgualcita e sfocata di quella vista venerdì scorso con il Bari. I Leoni del Garda hanno creato i pericoli più grossi verso la porta di Pigliacelli che in un paio d’occasioni ha detto noi agli avversari.

Nella ripresa poi il Palermo ha alzato il ritmo ed a metà frazione ha trovato i due colpi che hanno affossato la matricola lombarda ancora una volta confermandosi dopo quattro scontri diretti (tra play off di serie C 2021-2022 e questa stagione) autentica bestia nera. Per poi tornare a soffrire nel finale.

Il risultato di 2-1 per i siciliani non dice che la Feralpisalò ha colpito tre traverse nel corso del match e non evidenzia una prestazione assolutamente da rivedere nonostante i tre punti colti.

Nessuna distrazione con Como e Cremonese

Con Como e Cremonese ci vorrà ben altro. E se il Palermo vorrà lottare per la serie A diretta dovrà avere un atteggiamento da grande. L’essere sornioni potrebbe non bastare perché i lariani ed i grigiorossi sono ben altra cosa rispetto ai Leoni del Garda. Ed ogni distrazione potrebbe essere fatale.

Corini dovrà trovare i cortocircuiti e risolverli anche perché il Palermo non può sbagliare. Il Barbera sabato prossimo potrebbe accogliere il pubblico delle grandi occasioni per quello che senza dubbio sarà la partita di cartello della 25ma giornata. Il pubblico potrebbe essere il 12mo uomo in campo, a patto che dubbi, amnesie e paure lascino spazio a sicurezza e consapevolezza dei propri mezzi. Del resto i rosa pareggiarono non senza rimpianti al Sinigaglia lo scorso 23 dicembre, un 3-3 che fa ancora masticare amaro per l’incredibile ingenuità di Marconi che causò il rigore del pareggio in pieno recupero. Bisogna cancellare i passi falsi in casa dove il Palermo ha raccolto 7 vittorie, un pareggio ma ha pagato dazio 4 volte con Cosenza, Lecco, Cittadella e Catanzaro.

I punti di forza però non sono certamente pochi: Ranocchia sembra essere l’uomo giusto ed il suo arrivo dal mercato invernale ha rinvigorito il gioco; Soleri ha confermato che quando parte dalla panchina è pericolosissimo. E c’è Segre che anche oggi al Garilli si è reso pericoloso anche nelle vesti di suggeritore in un’occasione che però Brunori non ha sfruttato. Nondimeno c’è la carta Traorè da giocare. Il giovanissimo attaccante proveniente dal Milan non ha ancora trovato spazio ma potrebbe essere l’asso nella manica da giocare in queste occasioni.

In poche parole queste due sfide, che il calendario asimmetrico ha preparato come neanche il miglior sceneggiatore avrebbe potuto pensare, diranno se il Palermo è pronto per la corsa alla promozione diretta o se dovrà affrontare l’appendice dei play off.