Sfuma il sogno per Ragusa, Schio schianta le biancoverdi e vola in finale di Coppa Italia

di Pietro Minardi

Il sogno della Passalacqua Ragusa dura solo due quarti. Le aquile iblee volano alto fino all’intervallo lungo. Poi vengono abbattute dalle cecchine della Famila Schio, trascinate da una Guirantes in formato europeo. Termina in semifinale l’avventura delle ragazze di Lino Lardo nella Coppa Italia 2023-24, battute a Torino 67-58 dalle sclendensi. L’ennesima partita dai mille rimpianti per le siciliane che, nelle venete, continuano a trovare la solita bestia nera.

Ragusa parte bene

Una gara che la Virtus aveva iniziato al meglio nel primo quarto, trascinata da un ottimo impatto sulla partita di Thomas (due triple e un canestro dal pitturato) e Juskaite, top scorer della Passalacqua a fine partita e capace di realizzare 18 punti nei primi venti minuti di match. Dall’altra parte, Schio sembra aver le polveri bagnate. Tanta imprecisione in fase di impostazione, con tiri molto spesso forzati anche da una difesa molta aggressiva dalle biancoverdi. Alla fine del primo quarto Ragusa finisce in doppia cifra di vantaggio (20-10), con le due triple di Chidom e Juskaite nell’ultimo minuto della prima frazione.

Aquile iblee sul +16 di massimo vantaggio

Ad aprire le marcature del secondo quarto è ancora Juskaite, implacabile dall’arco nel primo tempo di partita. Schio continua a faticare e Ragusa prova a volare alto, raggiungendo addirittura il +16 di massimo vantaggio. Le cose sembrano mettersi bene per le siciliane, che poi però si caricano di falli (Milazzo al terzo fallo ben prima di metà partita) e commettono l’errore di far entrare in partita Mirella Guirantes. La portiricana inizia ad essere un fattore e trascina con sè anche Parks, molto abile dalla linea dei 6,75. Le venete tornano addirittura sul -3, ma Ragusa ha la forza di reagire e di riallungare sul +7 a metà partita (43-36).

Poi si spegne la luce

Poi la luce si spegne. Si rivedono i soliti errori, più dettati dalla frenesia di realizzare che da un’effettiva stanchezza. Nemmeno i time out di Lardo e una serata non proprio al top delle bocche da fuoco di Schio riescono ad evitare il 7-0 di parziale ad inizio terzo quarto. A 3′ dalla fine della frazione Parks pareggia il conto con una tripla delle sue sul 49 pari. Poi segue la tripla di Bestagno. Dopodichè, Ragusa esce praticamente di partita. Schio mette la freccia a fine parziale sul 55-53. Ad inizio ultimo quarto Juskaite sbaglia e Guirantes realizza. Le scledensi vanno avanti di due possessi e scrivono la parola fine sul match.

Ultimo quarto con il fiato corto

Una sconfitta difficile da digerire, anche per come è stato giocato l’ultimo quarto. Tiri molto spesso forzati e che non arrivano neanche al ferro, seguiti da canestri subiti in maniera rivedibile. Ultima a mollare Jakubcova, abile a realizzare una bella tripla dopo che si era temuto il peggio in seguito ad una sorta presa alla caviglia sinistra. Almeno da questo punto di vista, arrivano buone notizie per Lardo vista che la giocatrice ha continuato regolarmente la gara. Finisce 67-58 in favore di Schio, che chiude la gara in surplus e domenica sfiderà l’Umana Reyer Venezia nella finale di Coppa Italia.

Bene Juskaite e Chidom, male le altre

Sul fronte tabellino, bene Juskaite, autrice di 20 punti e top scorer dell’incontro insieme a Guirantes. In doppia cifra anche Chidom, con 16 punti e soprattuto 17 rimbalzi totali. Il resto della squadra invece ha veleggiato ben sotto le proprie possibilità dal punto di vista realizzativo. Otto i punti per Thomas, partita bene nel primo quarto e poi sparita dal campo. Sei per Jakubcova, cinque per Pastrello e tre per Miccoli. Zero per Di Fine (appena 38” per lei in campo) e Milazzo, apparsa ben lontana dalla sua migliore condizione. In casa Schio, oltra alla sopracitata Guirantes, diciotto punti per Parks (devastante da metà partita in avanti). In doppia cifra anche la palermitana Costanza Verona (11 punti e 5 rimbalzi totali per lei).