Il Settebello lotta, va vicino, vicinissimo, alla vittoria, subisce il pareggio a 5 secondi dalla fine e perde ai rigori. Finisce con l’amaro in bocca l’avventura ai Mondiali di Doha dell’Italia che nell’epilogo cede alla Croazia per 13-15 ai tiri dai cinque metri. Si ripete il triste epilogo della finale iridata di Budapest del 2022 quando fu la Spagna a sorridere.
Rimane la soddisfazione di aver dato tutto. I rimpianti non mancano perché il Settebello era in vantaggio fino a 5 secondi dalla sirena finale. Una beffa che nulla toglie al cammino Azzurro con la squadra brava a ritrovarsi dopo la sconfitta – sempre ai rigori – con l’Ungheria nel girone eliminatorio che ha spedito Di Fulvio e Compagni all’ottavo di finale con gli Usa che valse anche la qualificazione ai Giochi Olimpici di Parigi. Un cammino straordinario dopo i successi su Grecia in rimonta e su Spagna con una difesa perfetta.
C’è amarezza, e non può essere diversamente, nell’ambiente Azzurro. Sandro Campagna, commissario tecnico del settebello, racconta l’ultima azione che ha portato al pareggio poi fatale la Croazia. “All’ultima azione hanno giocato con il portiere avanti. Abbiamo sbagliato perché abbiamo giocato tre e tre. Tre in prima linea e tre esterni. Dovevamo giocare quattro e due e fare più densità sul tiro da fuori”.
L’allenatore poi elogia il gruppo. “Non posso rimproverare nulla ai ragazzi, hanno fatto non soltanto una grandissima finale ma un mondiale strepitoso. Siamo cresciuti durante il torneo, durante la stagione. Abbiamo saputo soffrire anche oggi. Forse ci è mancato qualcosina in certi momenti di qualità, di gambe. Qualche intercetto in più, qualche blocco in più con l’uomo in più. Avevo detto loro che se riducevamo la statistica del loro uomo in più, noi questa partita l’avremmo vinta. Niente da dire, rimane il rammarico di aver perso a 4 secondi“.
Ed infine, uno sguardo alle Olimpiadi “Avevo fuori Condemi per tre falli, Velotto. Con loro in acqua l’ultima azione sarebbe stata diversa. Dispiace per Chalo e soprattutto per Francesco che ha fatto una partita strepitosa. I ragazzi stanno piangendo, chiaro che è sempre un titolo mondiale. L’avrei detto anche se avessimo vinto: del 2024 non sarà ricordata questa partita. Saranno ricordate le medaglie olimpiche. La squadra c’è per conquistare qualcosa di prestigioso alle Olimpiadi“.
Con la Croazia è stata una partita estremamente equilibrata. Nessuna formazione ha trovato la fuga vincente. Formazioni a rincorrersi col il vantaggio minimo. Portieri bravissimi da una parte e dall’altra. Del Lungo e Bijac entrambi protagonisti.
Non sono bastate cinque reti di Fondelli mentre, ancora una volta, Ciccio Condemi ha segnato una rete importante, quella del momentaneo 10-10 nel quarto parziale in superiorità numerica (per lui 8 gol in questa rassegna qatariota) seguito poi dalla rete su rigore di Fondelli. Poi Buric spezza il sogno e manda le squadre ai rigori. Dai 5 metri Del Lungo è fenomenale su Fatovic ma gli errori fatali di Echenique (traversa) e proprio di Di Fulvio (parato) consegnano l’oro (il terzo) ai croati. Per l’Italia niente quinta stella. Il secondo argento dai 5 metri in due anni però fa male.
Italia-Croazia 13-15
Parziali: 3-2 2-3 2-3 4-3
Italia: Del Lungo, Di Fulvio 2, Damonte, Marziali 1, A. Fondelli 5, Echenique, Presciutti 2, Bruni, Di Somma, Velotto, Nicosia, Condemi 1, Iocchi Gratta. Allenatore Campagna
Croazia: Bijac, Buric 2, Fatovic, Loncar, Lazic, Biljanka 1, Vukicevic, Zuvela, Marinic-kragic 3, Vrlic 1, Butic, Kharkov 4, Anic Allenatore Ivica Tucak
Arbitri: Dervieux (Francia), Ohme (Germania)
Note. Spettatori 1000 circa. Ammonito Campagna (I) a 7.05 nel terzo tempo. Ammonito Tucak (all. C) nel terzo tempo a 7.40. Velotto uscito per limite di falli a 4.00 nel quarto tempo. Condemi uscito per limite di falli a 6.44 nel quarto tempo. Lazic e Biljanka (C) fuori per tre falli nel quarto tempo. Superiorità numeriche: Italia 5/14 + 3 rigori, Croazia 6/13 +1 rigore. Tempi regolari 11-11.
Ai rigori Marinic-Kragic gol, Fondelli gol, Fatovic parata, Presciutti gol, Buric gol, Echenique traversa, Kharkov gol, Di Fulvio parato, Zuvela gol.
Foto Andrea Staccioli, Andrea Masini, Giorgio Scala e Giorgio Perottino DBM