Giovanni Visconti “Il ciclismo moderno non aspetta, l’età si è abbassata troppo”

di Fabio Bologna

Dispiace ammetterlo ma il ciclismo moderno non aspetta e bisogna stare al passo se si vuole diventare professionisti”. Ad affermarlo, quasi dispiaciuto nel doverlo ammettere, Giovanni Visconti, in occasione del suo intervento  al seminario sulle “Metodiche di allenamento“, tenutosi venerdi 16 febbraio a Trapani ed organizzato dalla Farmacia Saccà e da Ninni Stella presidente della Star Cycling Lab.

Un confronto di poco più di un’ora in cui il tre volte Campione Italiano, vincitore di 34 corse da professionista, ha raccontato la sua esperienza da corridore, spaziando dalle metodiche di allenamento agli inizi della sua carriera iniziata in toscana e terminata nel 2022 dopo 17 anni di successi tra i grandi del ciclismo internazionale. “Con mio padre partivamo in macchina e dormivamo nel sacco a pelo per prendere parte alle gare in Toscana” – racconta Visconti – Questo avveniva quando ancora la Toscana era la “Terra Promessa” di chi sognava di diventare un giorno professionista. “Adesso anche li le cose sono cambiate, la Toscana è come la Sicilia dei miei inizi, adesso per mettersi in mostra bisogna andare ancora più su, all’estero“.

Un ciclismo che non aspetta

E’ dura ammetterlo ma che l’età per eventuale passaggio tra i professionisti si sia abbassata notevolmente è un dato di fatto e ce lo conferma anche chi, come Giovanni Visconti, ha vissuto in un periodo dove il passaggio tra i dilettanti era una tappa obbligata: “Il ciclismo è cambiato, è cinico, ed anche se mi trovi d’accordo sul fatto che i ragazzi andrebbero aspettati, la realtà ci dice che ormai se sei un talento devi dimostralo già da junior e quindi anche la preparazione e gli allenamenti vanno fatti in quella direzione”. Un argomento già trattato con Paolo Tiralongo in occasione della presentazione della sua nuova realtà tra gli Under 23, il Team Bike Sicilia.A Paolo faccio il mio personale in bocca al lupo per questo nuovo progetto – continua Visconti – anche se personalmente rimango dell’idea che bisogna spingere sulla categoria juniores perchè ormai lo impone il movimento, poi tutti i discorsi, giusti o sbagliati che possano sembrare, lasciano il tempo che trovano, la realtà è un’altra“. Un ciclismo che va di fretta anche tra i professionisti e che lo stesso Giovanni fa fatica a riconoscere ad appena due anni dal suo ritiro dalle corse:” Il ciclismo è uno sport sempre in continua evoluzione. Io manco dal professionismo da due anni ed in questo periodo, seppur breve, sono cambiate tante cose, sia a livello tecnico che nella preparazione”.

Un futuro da Team Manager

La sua esperienza al servizio del nuovo progetto, il Team AP07, la nuova formazione di Andrea Petricca che lo vedrà protagonista nella veste di Team Manager. “Credo molto in questo progetto – continua Visconti. “Un impegno che contiamo si affermi nell’arco di cinque anni e che oltre agli obbiettivi prettamente agonistici nella categoria Professional, grande attenzione verrà data all’inclusione. Punteremo anche su un comparto femminile ed una squadra giovanile, sforzandomi di mettere a disposizione tutta la mia esperienza al servizio di futuri talenti, sperando di trovarne qualcuno e di no farlo fuggire verso altre realtà straniere”.