Vincenzo Raia inizia a lavorare alla Mimmo Ferrito nel 2007 come istruttore, dopo dal 2011 come allenatore e inizia a seguire il suo primo gruppo. Da tre anni, dopo il covid su spinta di Tony Trippodo la Mimmo Ferrito dà vita al settore fondo che oggi è riconosciuto in tutta Italia, risultato certificato dalla classifica di società del settore della passata stagione. Il gruppo è affidato alla direzione tecnica di Raia che segue gli assoluti e categoria ragazzi insieme al collega Gaetano Maniscalco. Entrambi lavorano a stretto contatto in vasca e per quanto riguarda la preparazione atletica in palestra, mentre per quanto riguarda gli allenamenti in mare ai due si aggiunge anche Tony Trippodo. Da poco meno di 20 atleti che erano lo scorso anno, in questa quarta stagione agonistica, il gruppo dei fondisti è più che raddoppiato, una quarantina di atleti che si dividono tra allenamenti in vasca e mare.
Secondo Raia: “Proprio il gruppo è la forza, basti pensare ai sacrifici per svolgere l’allenamento la mattina presto o le sessioni dure in mare, il gruppo fa la differenza nei momenti difficili”. Nel gruppo allenato da lui troviamo tantissimi atleti forti e prenderebbe troppo tempo citarli tutti, i due di spicco arrivati alla ribalta Nazionale sono Tripodi Tiziano (atleta che da 3 anni veste la maglia della nazionale giovanile di fondo) e Giovanni Lauricella (anche lui in Nazionale giovanile da 2 anni). Menzionato dal tecnico, anche perché gli fa affiorare ricordi passati, Roberto Barcellona classe ’99 proprio con Vincenzo ha mosso i suoi primi passi da agonista più di dieci anni fa, ora capitano della squadra che ha avuto voglia di tornare a nuotare quando il giovane Lauricella gli ha sottratto il record regionale nei 400 stile libero la scorsa estate.
Come funziona la vostra settimana tipo?
“Allenamento tutti i giorni dal lunedì al sabato, 2 ore il pomeriggio inoltre in due giorni facciamo anche i doppi la mattina prima della scuola dalle 6 alle 7:15, mentre sempre due volte a settimana lavoriamo in palestra. È uno schema che mantengo tutto l’anno quello dei doppi, utilizziamo sia la vasca da 25 m che quella da 50 m. Per i fondisti è importante la vasca lunga, per me cambia tanto l’allenamento in lunga o in corta, ad esempio con meno virate in lunga non si spezza la parte della nuotata che è fondamentale. È importante lavorare sulla parte tecnica col fondista che lavora su continuità, frequenza ed ampiezza di bracciata e soprattutto sul mantenimento del passo”.
In che impianti vi allenate e come programma la stagione?
“Noi ci alleniamo in vasca da 50 m alla Comunale e al Tc3 in vasca da 25 m, dove abbiamo delle corse in affitto. La società Mimmo Ferrito non ci fa mancare nulla. Suddivido la stagione in due macrocicli: nel primo macrociclo c’è più attenzione agli appuntamenti in vasca Campionati Regionali, Campionati Italiani di Fondo in vasca e i Criteria Nazionali Giovanili; nel secondo macrociclo inserisco gli allenamenti in mare da maggio e li abbandono a fine ottobre, visto anche il clima favorevole. In questo periodo le sedute a mare le accompagniamo anche con allenamenti in vasca. Ci alleniamo quasi sempre a Mondello, essendo un golfo è quasi sempre ridossato dalle correnti. La Mimmo Ferrito, di cui ringrazio il Presidente e i Dirigenti, ci sostiene con i fatti. Quest’anno avremo i sup per seguire i nostri ragazzi in acque libere. Se dovessero esserci difficoltà durante l’anno agonistico abbiamo sempre a disposizione la struttura di via Belgio”.
Per un fondista la stagione è davvero molto lunga, sembra che non stacchiate mai.
“Conciliare la vasca e il mare va fatto con accurata programmazione e conoscendo il calendario in largo anticipo, così posso programmare al meglio la stagione agonistica. In estate la squadra prende parte anche al circuito Openwater siciliano. A proposito di vasca e acque libere, mi è capitato di fare una scelta difficile lo scorso anno con Lauricella. Giovanni aveva fatto il tempo in una gara per gli Italiani Estivi in vasca ed era anche piazzato molto bene in graduatoria nazionale. Ho deciso però di portarlo in forma ai Italiani di Fondo e credo sia stata una scelta giusta, perché ha vinto la 5 km e la 2.5km è poi stato premiato con la convocazione in maglia azzurra per i giochi del Mediterraneo”.
A differenza della vasca come è un tipico allenamento in mare?
“Noi abbiamo il vantaggio che seguiamo la rotta delle boe di Mondello, il golfo è lungo un chilometro e mezzo. Dopo un adeguato riscaldamento facciamo una sosta e poi iniziamo a lavorare in base alle gare che ci aspettano, anche ripetendo il percorso 4-5 volte. Gli allenamenti sono mirati sulle scie, sul controllo dell’avversario, sul darsi dei cambi e su allenamenti con progressione di ritmo. Il mare è ovviamente gestito diversamente, ci alleniamo di mattina presto alle 8:30, per evitare l’affollamento in estate. Il nuoto in acque libere è uno sport di situazione dove è importante saper gestire la corrente e le onde. Sicuramente i ragazzi sanno come affrontare questi cambiamenti”.
Ha accennato agli impianti, anche lei e il suo gruppo sarete colpiti dalla chiusura della comunale?
“Senza nasconderci dietro un dito, la chiusura della comunale significa che a Palermo non ci sarà una vasca da 50 metri a disposizione. Seguiranno sacrifici per le società sportive, per i tecnici, ma soprattutto per gli atleti e i loro genitori. Ringrazio sempre la società e i dirigenti della Polisportiva Mimmo Ferrito che ci mettono in condizioni favorevoli, sia noi tecnici che i ragazzi. Purtroppo in questo momento storico la situazione non è affatto delle migliori, nonostante il movimento in questo settore sia in forte crescita”.
Le chiedo come si scopre un fondista e comunque alcuni suoi atleti non vanno forte solo a stile libero o solo sulle lunghe distanze.
“Intanto diciamo che nella scelta non forziamo nessuno, si comincia a lavorare su fondisti, mezzofondisti e velocisti dopo aver terminato il percorso tra gli esordienti, al massimo al primo anno ragazzi. Ovviamente chi sceglie di venire con me lo fa soprattutto per caratteristiche. Per quanto riguarda la vasca, l’allenamento non è costruito solo sulle lunghe distanze, ma anche sulla velocità, lavoro sul proprio stile, sui misti. Per esempio Tiziano Tripodi ha conseguito il tempo, oltre che nelle gare a stile libero, anche nei 400 misti, come anche Di Piazza Andrea nei 100 e 200 farfalla, e Giovanni Lauricella va anche molto forte nelle gare corte. Il nuoto di fondo non è solo resistenza, bisogna curare ogni aspetto, basti pensare in una gara in acque libere, dove tutto si gioca alla fine con lo scatto finale”.