Colpi esterni di Parma e Cremonese a Terni ed a Modena, il Como vince la partita di cartello con il Venezia, il Palermo sprofonda a Brescia ed il Catanzaro ne approfitta e lo scavalca. La 28ma giornata del campionato di serie B conferma che i ducali sono la prima forza del torneo mentre in tre si giocano la seconda piazza che porta direttamente alla serie A. Ma dice anche che il Sudtirol vittorioso sul fanalino di coda Lecco è ad un solo punto dalla zona play off mentre dietro il Lecco sembra essere destinato al fondo.
Da notare, l’ottava sconfitta consecutiva del Cittadella che rimane ai margini della zona play off. In tutto questo la classifica dalla settima piazza occupata dal Brescia fino alla quindicesima di Cosenza e Reggiana vede nove squadre racchiuse in appena cinque punti.
Dopo due pareggi consecutivi il Parma torna al successo e si impone 3-1 sulla Ternana. I ducali al Libero Liberati impongono la legge del più forte. La squadra di Pecchia dopo 8 minuti è già avanti con Bonny e poco prima del 20’ è già avanti di due grazie ad un rigore di Benedyczak.
Gli umbri reagiscono e prima dell’intervallo colpiscono il palo con Raimondo. Poi, lo stesso attaccante spara alto un rigore. Gli umbri però – come già fatto vedere anche a Palermo – dimostrano di essere squadra ed al 48’ accorciano grazie ad una rete di Luperini. Partita riaperta per poco: al 59’ Casasola dèvia nella propria porta un cross dalla destra. Parma a quota 59 con sei lunghezze di vantaggio sulla seconda; Ternana in zona play out con 29 punti a 4 da Cosenza e Reggiana.
Vittoria fondamentale per la Cremonese che grazie al 1-0 espugna il Braglia e batte il Modena conquistato la seconda posizione a quota 53 grazie alla nona partita utile di fila. La squadra di Stroppa mette la freccia sul Venezia sconfitto a Como e supera i lagunari in seconda piazza, quella che vale la serie A diretta.
Il Modena dal canto suo cade dopo 5 pareggi di fila. Nel primo tempo i Canarini di casa si fanno apprezzare per una azione pericolosa finalizzata da Gliozzi che però si fa murare da Anton e con Corrado che davanti a Jungdal sbaglia calciando male. Pickel spara da due passi. Nella ripresa c’è il primo episodio chiave: Johnsen reagisce ad un fallo di Ponsi e si fa espellere platealmente.
I grigiorossi però resistono e nel finale di recupero piazzano il gol da tre punti. Anche con un po’ di fortuna perché tutto nasce da un palo di Ponsi da fuori area, sul calcio d’angolo seguente Zaro viene fermato e nasce la ripartenza che mette Sernicola in condizione di crossare per la testa di Bianchetti che infila il pallone proprio davanti ai mille tifosi venuti da Cremona. È festa grigiorossa con la squadra di Stroppa che si conferma fortissima e solidissima.
Trasferta da dimenticare per un periodo da cancellare per il Palermo che in soli sette giorni passa dalla possibile seconda posizione al sesto posto. Al Rigamonti finisce 4-2 con marcature tutte nel primo tempo. Vittoria che permette alle Rondinelle di irrompere in zona play off. Borrelli di tacco insacca la porta dei rosanero e fa capire che sarà un pomeriggio difficile.
Gli ospiti però rispondono presente. Prima Brunori trasforma un rigore concesso per fallo di Besaggio su Di Mariano. Poi al 13’ Di Francesco indovina la conclusione velenosa che beffa Avella. Ma al 23’ blackout Maconi che fa fallo da ultimo uomo e viene espulso. Il Palermo scompare dal campo, resiste meno di 10 minuti e nel quarto d’ora finale più i quattro minuti di recupero è show del Brescia che investe i siciliani cno tre reti. Paghera spara da lontano il missile del pareggio. Poi Borrelli firma il 3-2 di testa e Di Francesco devia in modo sfortunato la sfera del 4-2. Nel secondo tempo il Brescia controlla, il Palermo è costretto a faticare per evitare altre reti che non arrivano perché i padroni di casa si fermano.
Da limiti della zona pericolo ai limiti di quella play off il passo è breve in serie B. Lo dimostra il Sudtirol che grazie al successo per 1-0 sul fanalino di coda Lecco si porta ad una sola lunghezza dal nono e dall’ottavo posto. In zona cesarini Tait affonda la matricola lombarda.
Partita però avara di emozioni: Kurtic ci prova due volte in un minuto a metà del primo tempo. Nel secondo tempo Giorgini è bravo in sforbiciata ma Melgrati dice no. Poi al 92’ Arrigoni su angolo trova la testa di Tait che fa esultare il pubblico del Druso e fa calare il gelo sul Lecco, un solo punto nelle ultime 9 giornate in una caduta senza fine.
La zona Cesarini sorride al Como che vince il big match di giornata affondando il Venezia per 2-1. Successo che permette ai lariani di centrare la terza posizione e di scavalcare proprio i lagunari che scendono in quarta piazza per effetto anche del successo della Cremonese a Modena.
Nella ripresa il Venezia va vicinissimo al vantaggio con Tessmann che colpisce il palo, poi Zampano coglie la traversa centrando il secondo legno dei lagunari. Il Como cambia volto con le sostituzioni e migliora il suo gioco anche se sono gli ospiti ancora ad andare vicini al gol con Pierini ma Semper è bravo nell’uscita.
Il punteggio sembra rimanere inchiodato ma arriva al 90’ arriva la rete decisiva di Cutrone che sfrutta un traversone di Iovine e festeggia al meglio il suo rientro in campo dopo l’infortunio. Il Como si conferma candidata per la promozione diretta in A e sabato prossimo affronterà un altro big match sfidando la Cremonese in una partita che mette in palio la seconda posizione.
Spettacolo ed emozioni non sono mancati nel derby di Calabria tra Cosenza e Catanzaro che si è giocato al San Vito Gigi Marulla davanti a quasi 20mila spettatori. Match equilibrato che però consegna i tre punti al Catanzaro che vola addirittura al quinto posto completando la rimonta sul Palermo sconfitto malamente a Brescia. Curiosità: la squadra di Vivarini vince con gli stessi marcatori dell’andata: Iemmelleo e Biasci.
Ma i silani padroni di casa hanno un grande rimpianto: l’infortunio del bomber Tutino dopo appena 10 minuti di gara. L’attaccante del Cosenza aveva impensierito subito Fulignati dopo appena due minuti. Scognamiglio replica ma Micai non sbaglia.
Cosenza ancora pericoloso con Mazzocchi ma senza fortuna. Gli ospiti crescono e Iemmello al 31’ firma il vantaggio di destro. Rabbiosa la reazione dei silani con Mazzocchi e Forte ma senza esito.
Nel secondo tempo padroni di casa a caccia del pari ma manca il mordente fino al 71’ Calò tira dal limite e segna. Sarebbe il pareggio ma l’arbitro annulla per precedente fallo di Mazzocchi su Fulignati. Poi il Cosenza rimane in 10 al 78’ per il secondo giallo di Venturi. Biasci raddoppia nel finale mentre Micai successivamente gli para un rigore evitando lo 0-3 che sarebbe stata forse punizione troppo elevata.
Il Pisa torna a vincere e dopo due sconfitte maturate nel recupero, piega il Cittadella al Tombolato. Tre punti pesanti per i toscani che tornano a respirare e si allontanano dalla zona pericolo mentre per i granata di Gorini si tratta dell’ottavo ko consecutivo che li ha fatti sprofondare ai margini della zona play off.
Padroni subito aggressivi ma senza pericoli per i toscani che a loro volta provano a reagire ma senza impegnare Kastrati. La prima occasione si materializza al 37’ con Arena che impegna Kastrati in due tempi. Poi ancora Pisa vicino al vantaggio con Mlakar che sbaglia un rigore in movimento.
Nella ripresa Pandolfi va vicino al vantaggio per i veneti. Poi Pisa vicino due volte al gol con Bonfanti e Piccinini senza esito. All’88’ il Pisa la vince con Barbieri che indovina una conclusione da lontano.
Verre ispira e segna, De Luca fa doppietta e la Sampdoria sotto la pioggia di Piacenza espugna il Garilli battendo la Feralpisalò per 3-1. Tre punti importantissimi per la squadra allenata da Pirlo che si allontana dalla zona calda. E vista la classifica corta si avvicinano a quella play off.
Blucerchiati avanti al 9’: Felici stende in area Verre, assoluto protagonista del match. Dagli undici metri De Luca non sbaglia e Pizzignacco è spiazzato. Altri nove minuti e Verre serve in profondità De Luca che non da scampo al portiere per il momentaneo 2-0. La reazione dei Leoni del Garda arriva nella ripresa. Di Molfetta impegna Stankovic che respinge, la sfera è raccolta dallo stesso Di Molfetta che passa a Kourfalidis che è freddo ed accorcia. Pressing dei lombardi per il pareggio ma Verre è imprendibile scatta, sterza mandando fuori tempo il difensore ed appoggia a giro il pallone del 3-1 all’80’. Game, set e match. Feralpi rimane penultima.
Ascoli e Reggiana si dividono la posta chiudendo 0-0. Tanto rammarico per i padroni di casa che avevano bisogno dei tre punti proprio per avvicinare gli emiliani nel tentativo di allontanarsi dalla zona play out. Nel primo tempo poco da segnalare: infortunio di Bardi per gli ospiti. La Reggiana si va vedere con l’ex Gondo che però non riesce a pungere. I bianconeri di casa ci provano ma senza precisione. Ascoli poi in 10 al 72’ per fallo fuori area su Gondo. Nel recupero Vasquez salva in corner su Fiamozzi a botta sicura.
Bari e Spezia non vanno oltre l’1-1 al San Nicola con i pugliesi sempre grande incompiuta e sempre con più occasioni sprecate di aggancio verso la zona play off che è lontana solo due punti ed i liguri terzultimi con 27 punti in piena bagarre retrocessione.
Nella ripresa Mateju, ex Palermo, porta in vantaggio lo Spezia, subito dopo Sibilli trova la deviazione di Hristov sul suo tiro ed il pareggio è servito. Pari che serve poco a tutte e due.
Sabato 2 marzo
Domenica 3 marzo
Parma 59 punti; Cremonese 53; Como 52; Venezia 51, Catanzaro 48; Palermo 46; Brescia 38; Modena e Cittadella 36; Sudtirol 35; Pisa, Sampdoria (-2) e Bari 34; Cosenza e Reggiana 33; Ternana 29; Ascoli 28; Spezia 27; Feralpisalò 24; Lecco 21.
Joel Pohjanpalo (Venezia) 15 gol; Daniele Casiraghi (Sudtirol) Massimo Coda (Cremonese) 13; Matteo Brunori (Palermo) e Gennaro Tutino (Cosenza) 12; Pietro Iemmello (Catanzaro) e Pedro Mendes (Ascoli) 11.