Entusiasmi già smorzati? Bè, le premesse Ferrari per il gran premio del Giappone non sembrano delle migliori, al termine delle qualifiche tenutesi quando in Italia stava ancora sorgendo il sole. Sul circuito di Suzuka è andato in scena un dominio Red Bull, che si assicura la pole position con Max Verstappen, chiudendo la prima fila con Sergio Perez. Le Ferrari certo non hanno brillato, lasciando delusi i tifosi dopo la splendida doppietta di due settimane fa in Australia. Ma anche nella terra del Sol Levante a tenere in piedi la baracca della scuderia di Maranello è soprattutto Carlos Sainz, che rimedia un quarto posto sulla griglia, e quindi una seconda fila dignitosa. Discorso diverso per Charles Leclerc, mai in palla, che devi accontentarsi di un ottavo posto davvero sottotono.
In verità il weekend ferrarista già nelle prove libere del venerdì non era partito sotto la migliore stella, almeno per quanto riguarda la prestazione sul giro secco, sul quale le Red Bull sono sembrate da subito imprendibili. Incoraggiante invece, stando alle simulazioni provate in pista, il passo gara delle rosse, che a questo punto dovranno attendere le 7 di domani mattina, ora italiana di partenza della corsa giapponese, per far vedere qualcosa dio veramente buono. Sperando di colmare in gara il gap accumulato oggi, alla ricerca di una missione comunque complicata.
Tornando a quanto visto oggi, già in Q1 sono iniziati i problemi di Leclerc, evidentemente in debito di feeling con la macchina e con la pista: il monegasco è autore di un mediocre decimo tempo, mentre Sainz chiude il primo assalto al quinto posto. Tutt’altra aria si respira nel box Red Bull, dove si va sul velluto. Inizia la Q2 e per Leclerc si mette ancora peggio, con un primo tentativo che lo piazza al settimo posto provvisorio, senza però la possibilità di migliorarsi, data la scelta di risparmiare un treno di gomme morbide. Alla fine del secondo stint il numero 16 si salva per poco, rimediando un sofferto nono posto. Per lo spagnolo in rosso va bene il sesto posto, quanto basta per un tranquillo passaggio in Q3.
(foto Scuderia Ferrari)