I 100 anni dell’impresa di Alfonsina Strada, prima donna al Giro d’Italia

di Alessandro Teri

Di edizioni memorabili, fatti e personaggi rimasti nell’immaginario collettivo, ne è piena la storia del Giro d’Italia, la cui edizione numero 107 partirà sabato (in programma dal 4 al 26 maggio). Ed un posto speciale in questa speciale rassegna la merita sicuramente il Giro del 1924: proprio la Corsa Rosa di 100 anni fa, infatti, passò alla storia perché fu la prima ad avere visto la partecipazione di una donna. Il suo nome era Alfonsina Strada, pioniera del ciclismo femminile, che negli ultimi anni sta vivendo un momento d’oro. Fu grazie a donne come lei che lo sport smise di essere solo un affare da uomini, anche in una disciplina come quella del pedale, che richiede sforzi fisici davvero impegnativi.

Una grande passione

Nata in un paesino della profonda Emilia nel 1891, all’anagrafe col cognome di Morini, Alfonsina divenne famosa per le cronache dell’epoca con quello del primo marito. Ben presto la passione per la bicicletta divenne per lei un impegno in tutti i sensi, dopo essersi trasferita a Torino, dove iniziò la sua attività agonistica nel 1907. In breve tempo Alfonsina Strada si fece largo grazie alle sue capacità sportive, che la portarono a gareggiare nelle manifestazioni su pista anche a Parigi ed in Russia. Nel 1911 fece pure segnare il record di velocità femminile, toccando in sella ad una bicicletta i 37 chilometri orari.

Contro ogni convenzione

Da lì a poco, nel 1917, sarebbe stata protagonista della prima partecipazione di una donna al Giro di Lombardia, visto che il regolamento non lo impediva espressamente. Ma il vero clamore arrivò qualche anno dopo, nel 1924, quando Alfonsina Strada si iscrisse alla corsa per eccellenza, il Giro d’Italia. Furono soprattutto le ristrettezze economiche a spingerla, dopo la morte del marito, e la sua richiesta fu ben accolta dagli organizzatori della Gazzetta dello Sport, in un’edizione boicottata dalle migliori squadre e dai più grandi campioni. Non che l’opinione pubblica vedesse di buon occhio quella che veniva giudicata una “trovata” pubblicitaria, fatto sta che Alfonsina Strada parti da Milano per la prima tappa.

Un’impresa storica

In tutte e dodici le frazioni previste Alfonsina Strada arrivò al traguardo, seppur con distacchi superiori alle due ore, e anche se nelle ultime tappe non potesse più rientrare in classifica generale, essendo andata fuori tempo massimo, portò a compimento l’impresa che segnò la sua storia e quella di tutte le cicliste che in questi 100 anni ne hanno seguito le orme.