Si rifiata un po’ al Giro dopo le salite…è arrivato il momento dei velocisti?

di Alessandro Teri

Dopo un avvio a tutta è il momento di rifiatare per il gruppo del Giro d’Italia. Lasciate alle spalle le salite delle prime due giornate di corsa, oggi arriva la terza tappa, la Novara – Fossano. La Corsa Rosa quindi continua nel suo tour per le province piemontesi, con una frazione che misura 166 chilometri, di difficoltà medio-bassa. Gli appassionati hanno ancora davanti agli occhi le immagini dell’arrivo in salita sul Monte Oropa, sul quale ieri Tadej Pogacar in un colpo solo ha vinto la sua prima tappa al Giro, conquistando pure la sua prima maglia rosa, e per lo sloveno oggi ci sarà modo di gestire la corsa con i suoi compagni della Uae – Team Emirates.

Diversi saliscendi

Il via è fissato alle 13 e 10, nella città novarese, da dove ci si dirigerà verso Vercelli, quindi Casale Monferrato, lungo un percorso pianeggiante, che viene interrotto ai 58 chilometri dall’avvio dalla salita di Lu, ad un’altitudine di appena 278 metri, che non impensierirà il gruppo. I corridori sono poi attesi da un lungo falsopiano in salita, con qualche saliscendi, che li porterà fino a Fossano, non prima di aver affrontato lo strappetto di Cherasco, seguito da una breve discesa, e di nuovo una lieve ascesa fino agli ultimi 3 chilometri, piatti fino al traguardo.

Sara volata?

Di sicuro si potrà assistere a diversi tentativi di fuga già dai primi chilometri della tappa odierna. Un gruppo di fuggitivi potrebbe quindi avvantaggiarsi, con le squadre degli uomini di classifica che difficilmente saranno interessate a rintuzzare eventuali scatti. Dal canto loro, invece, i team che puntano ai singoli successi di tappa ed alle volate potrebbero essere impegnati in una rincorsa che potrebbe concludersi a pochi chilometri dal traguardo, per consentire agli sprinter di giocarsi le loro carte. Tra questi i più attesi sono Caleb Ewan, Fernando Gaviria, Alberto Dainese, Kaden Groves, Biniam Girmay, Tim Merlier, Fabio Jakobsen, Phil Bauhaus, Sam Welsford, Juan Sebastian Molano e Enrico Zanoncello.