Nuoto, Menchinelli “I talenti ci sono ovunque, bisogna cercarli e dargli possibilità”

di Simone Milioti

Prosegue il collegiale della Nazionale giovanile di nuoto a Messina, il responsabile tecnico delle squadre giovanili della Fin Marco Menchinelli nella giornata odierna ha trovato anche un momento per incontrare i tecnici presenti, prima del campionato nazionale riservato ai Ragazzi, per un confronto con loro abbastanza partecipato. Abbiamo avuto la possibilità di intervistarlo a margine e di trattare con lui di diversi argomenti: coniugare lo studio con la scuola, la crescita del movimento siciliano, il lavoro delle società e tanto altro.

Marco Menchinelli durante il convegno con i tecnici siciliani

Intervista a Marco Menchinelli

Quanto è importante fare raduni di questo tipo?
“Fare dei collegiali con i ragazzi di questa fascia d’età è fondamentale. Si passa dal gruppo alla squadra e diventa determinante in competizione, anche se si tratta di uno sport individuale avere il supporto dei compagni nelle manifestazioni è fondamentale. Qui abbiamo buona parte del futuro italiano, ma vedo dei ragazzi che in prospettiva possono cogliere risultati molto importanti anche a breve termine”.
Questi atleti sono tutti in età scolastica e portano avanti la carriera agonistica.
“La fascia Junior va dai 2010 ai 2006, tutti in età scolare. In Italia c’è accordo tra scuole e Coni ma qualche dirigente non capisce quanti sacrifici fanno i ragazzi. Il nostro sistema è così e mi auguro ci sia sempre più nell’ambito scolastico, non agevolazione, ma capire che i ragazzi che sono quasi professionisti abbiano bisogno di percorsi individualizzati”.
Un parere sulla struttura della Cittadella Sportiva Universitaria in cui vi state allenando?
“Per quanto mi riguarda una realtà così non è che ce ne siano moltissime in Italia. Abbiamo tutto a disposizione e a portata di mano, le persone poi qui sono gentilissimi, ospitali e per noi è fondamentale. Credo che questa struttura sia un fiore all’occhiello non solo della Sicilia ma di tutta Italia, invito anche altri a fare qui collegiali”.
Lo scorso anno Gianluca Messina, quest’anno Emma Arcudi, la Sicilia cresce?
“La Sicilia e altre regioni crescono, quest’anno ci sono 14 o 15 regioni che fanno parte del gruppo dell’EuroJrs, la Sicilia per storica tradizione può e deve fare qualcosa di più. Il movimento ce l’ha e bisogna organizzare l’attività sul territorio in modo che non sia un singolo atleta a partecipare a questo tipo di manifestazioni. I talenti non nascono solo in determinati luoghi ma da tante parti, si trovano ovunque e bisogna andare a cercarli e dargli la possibilità di nuotare in impianti funzionanti”.
Lei dopo i Criteria ha ringraziato le società per il lavoro svolto, quanto sono importanti?
“Il mio ruolo è quello di selezionare, e può essere facile, individuare qualche atleta che in prospettiva può diventare molto importante, ma nel mio ruolo l’aspetto più importante è comunicare con i tecnici per capire come lavorano ed essere di supporto agli allenatori e alle società. Finché non cresceranno e passeranno magari in un centro federale il lavoro da fare è sul territorio con le loro società, io non amo molto che i ragazzi si spostino in tutta Italia, è bene che fino a che sono in età scolare restino”.