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Vincere per sognare la finale dei play off, il Palermo deve sfruttare l’effetto Barbera

La vittoria sulla Sampdoria è ancora fresca ma non c’è tempo per crogiolarsi sui successi. Il ritmo dei play off non aspetta. È già tempo di semifinali di andata nel torneo che selezionerà la squadra che andrà in massima serie facendo compagnia a Parma e Como già in serie A al termine della stagione regolare.

Palermo ed i suoi supporter sono pronti per la partita di questa sera, lunedì 20 maggio con calcio di inizio alle 20.30. Lo sarà anche la squadra? Mignani pensa alle contromisure da adottare per far male al Venezia. Formazione che nel lotto delle semifinaliste è quella che ha raggiunto la migliore posizione durante la regular season, quella che ha sfiorato la promozione diretta, sfumata all’ultima giornata.

Insomma, la peggiore delle avversarie e per giunta l’ultimo scontro diretto è stato un disastro per i siciliani che persero a metà marzo 3-0 proprio al Barbera con i lagunari dominatori del campo.

Da allora sono passati poco più di due mesi ed è cambiato anche l’allenatore. Michele Mignani ha preso il posto di Eugenio Corini da un mesetto e mezzo.

Fuoco di paglia o solidità ritrovata?

Il Palermo deve però dimostrare a sé stesso, al pubblico ed agli avversari che la vittoria di venerdì scorso con la Sampdoria non sia stato un fuoco di paglia.

La prestazione con i doriani è stata confortante sotto tutti i punti di vista. Una efficienza difensiva ritrovata con Desplanches che ha registrato la sua seconda partita consecutiva senza reti subite e con Diakitè che con la sua doppietta ha fatto il paio con il gol fatto al Sudtirol.

Ma col Venezia certamente ci vorrà altro. Ci sarà bisogno della stessa concentrazione, se non superiore, vista con il Venezia ma al tempo stesso ci vorrà la serenità di saper aspettare.

Un successo sarebbe importante perché venerdì 24 maggio al Penzo ci sarà la sfida di ritorno ed il Palermo potrebbe avere un piccolo vantaggio da difendere nella difficile trasferta.

Il Barbera è pronto

La sfida di questa sera però ha già un sicuro protagonista: il pubblico del Barbera. Saranno oltre 32mila e probabilmente più di quanto fatto registrare nella sfida con la Sampdoria che abbattè il record stagionale di presenze sfiorando quota 33mila.

Sarà lui il 12° uomo in campo per spingere i rosanero verso un risultato positivo. Con la Sampdoria la spinta è stata ammirevole.

Tra poche ore servirà tutto l’aiuto del popolo rosanero per tentare di avere ragione della corazzata Venezia. L’intera Curva Nord promette una coreografia imponente e questo è stato preannunciato sui social.

L’atmosfera delle grandi occasioni c’è tutta.

Palermo-Venezia in numeri

Il Palermo raggiunge in semifinale il Venezia che ha chiuso la stagione regolare al terzo posto dopo essersi giocata la promozione diretta in serie A col Como.

Dopo 38 partite di campionato i rosanero hanno chiuso al sesto posto a quota 56 con 62 reti fatte e 53 subite, i lagunari hanno invece totalizzato 70 punti, a sole tre lunghezze dalla seconda piazza, a sei dal Parma vincitore del torneo cadetto, segnando 69 gol con 46 al passivo. Di fronte i due migliori attacchi del lotto delle formazioni arrivate ai play off con i siciliani peggiore reparto difensivo.

I convocati

Questi i calciatori rosanero convocati per la gara di domani con il Venezia:

  • Portieri: Desplanches, Kanuric, Pigliacelli
  • Difensori: Graves, Lund, Lucioni, Marconi, Nedelcearu, Vasic, Diakité, Buttaro, Aurelio
  • Centrocampisti: Gomes, Lucioni, Stulac, Segre, Ranocchia, Henderson
  • Attaccanti: Mancuso, Di Mariano, Insigne, Di Francesco, Soleri, Traorè

La possibile formazione del Palermo

Questo il possibile 11 di partenza del Palermo per la sfida con il Venezia. Mignani dovrebbe proporre il 3-5-2. Ecco la possibile formazione: Desplanches; Nedelcearu, Lucioni, Marconi; Diakité, Segre, Gomes, Ranocchia, Lund, Soleri, Brunori.

Due quindi le possibili novità rispetto alla Samp: il ritorno in difesa di Nedelcearu al posto di Ceccaroni che poi si è infortunato ed ha lasciato il posto a Marconi nel corso del primo tempo e Gomes al posto di Insigne che non ha esattamente brillato nel match con i blucerchiati.

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Published by
Edoardo Ullo