Nuoto

World Cup Golfo Aranci, Italia oro in rimonta nella staffetta 4×1500

La pioggia non rovina la festa azzurra a Golfo Aranci. La seconda tappa della coppa del mondo di nuoto in acque libere si conclude in trionfo per l’Italia. Dopo il venerdì con la 10 km che ha visto impegnati anche i nuotatori siciliani, sabato si è svolta la staffetta 4×1500 con la nostra nazionale, che presentava due squadre, che vince in rimonta sull’Ungheria. Il team composto da Ginevra Taddeucci, Veronica Santoni, Andrea Filadelli e Gregorio Patrinieri ferma il cronometro in 1h06’58”8, davanti alla Germania con 1h06’59”8 e terza sul podio l’Ungheria1h07’00”1. Si classifica quinta la seconda squadra azzurra (Barbara Pozzobon, Sofie Callo che ha sostituito Silvia Ciccarella, Mario Sanzullo e Diego Verani) che chiude col tempo di 1h08’28”4.
La cronaca. Il percorso è lo stesso quadrilatero della dieci chilometri da nuotare una volta ciascuno con il cambio in zona rifornimento. Ai primi 1500 è davanti Ginevra Taddeucci, subito all’attacco come venerdì, che vince il testa a testa con la brasiliana Jungblut. Al secondo cambio, stanche ma sorridenti, Veronica Santoni e l’italo-svedese Sofie Callo Von Platen. L’Italia risale e con il team one è seconda, grazie alla progressione di Andrea Filadelli che si mette alla ricorsa di David Betlehem e offre un buon cambio a Gregorio Paltrinieri. Gran finale con la sfida tra il campione di tutto Gregorio Paltrinieri e il campione del mondo di Doha ed argento olimpico di Tokyo Kristof Rasovszky. La vince l’azzurro che allo sprint questa volta supera Rasosvsky (non è mai facile) chiudendo i suoi 1500 in 16’51”4 (contro i 16’53”3 dell’ungherese) e tiene dietro il tedesco Niklas Frach, a cui non basta la miglior frazione in assoluto (16’35”1).
“Il bilancio è positivo – dichiara il coordinatore tecnico azzurro Stefano Rubaudosoprattutto in considerazione del lavoro che stiamo affrontando, del periodo e dei tanti impegni ravvicinati. Chiudiamo in bellezza. Sono contento che Greg abbia messo la mano avanti perché per lui rappresenta una conferma. Da dentro noi abbiamo un’altra visione, quest’anno abbiamo molti obiettivi e non si può pensare di arrivarci sempre al top. All’arrivo ha anche rischiato con quella mezza bracciata che poteva lasciarlo a piedi. Mi sono divertito tantissimo e sono contento della prestazione generale. Ho visto la squadra giovanile in crescita, i nostri sono i giovani più forti”.

Foto Andrea Masini / DBM

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Simone Milioti