La staffetta 4×400 senza Sibilio prende l’argento europeo e col palermitano Meli va in vi… sibilio

di Edoardo Ullo

Da “riserva” a frazionista, dalla tensione al podio continentale. Un sogno che si realizza per un argento che quasi non ti aspetti. Lo conquista il “palermitano” Riccardo Meli con la staffetta 4×400 maschile che centra il secondo posto dietro al Belgio in uno stadio Olimpico in visibilio per questa serata conclusiva dei campionati europei di atletica.

La 21ma medaglia per l’Italia di questa straordinaria rassegna continentale porta la firma di Meli che in terza frazione ha sostituito come meglio non poteva Alessandro Sibilio, ieri argento a sua volta nei 400 metri ostacoli con tanto di record nazionale. Con lui Luca Sito, Vladimir Aceti ed in ultima frazione Edoardo Scotti. Solo il Belgio in 2’59″84 ha fatto meglio delle frecce tricolore sul giro, secondi in 3’00″81 davanti per un nulla (un centesimo) alla Germania bronzo in 3’00″82.

Per l’atletica siciliana si tratta della seconda medaglia a questi Europei di Roma. La prima l’ha conquistata la nissena Alice Mangione nella staffetta, 4×400 mista.

Anche senza Sibilio, staffetta in visibilio

Parte in prima frazione Luca Sito che chiude il giro di pista al secondo posto col crono di 45″13. Al primo cambio la situazione vede il Belgio avanti, poi l’Italia e l’Ungheria.

Il testimone passa a Vladimir Aceti che lotta spalla a spalla con gli avversari e porta in testa gli azzurri grazie al tempo di 45″35. A metà gara è Italia, Francia, Belgio. Riccardo Meli, (Fiamme Gialle e Cus Palermo) raccoglie il testimone e difende come un leone la prima posizione fino ai 200 metri finali della sua frazione chiusa con un parziale di 45″87. Il Belgio torna in vetta, poi gli Azzurri e la Francia.

Scotti inizia l’ultima frazione e si invola all’inseguimento del Belgio ma deve guardarsi dalla rimonta della Germania. Alla fine Alexander Doom chiude al primo posto; Scotti precede di un centesimo di secondo il tedesco Emil Agyekum. Frazione grandiosa per Scotti in 44″46.

Meli, “Emozione unica”

Riccardo Meli, andato con i suoi compagni in tribuna a raccogliere le congratulazioni del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, non nasconde le sue emozioni. Già buon protagonista ieri nelle semifinali, ha poi scoperto di dover gareggiare nella gara decisiva a pochi minuti prima della partenza.

Ai microfoni della Rai sottolinea: “Per me è un’emozione unica. L’ho detto prima. Non ho paura a dire la verità. Ho saputo di correre 10 minuti prima. Sono riuscito a trasformare l’emozione e la paura in forza. Mi sono gasato, ci ho creduto. Poi mi sono girato dopo aver fatto la mia frazione. Non volevo guardare. Poi ho visto Edo (Scotti, ndr) agli ultimi 20 metri ed eravamo in medaglia. I ragazzi se la meritavano“.