Svolta nel caso Pantani, riaperte le indagini per il doping al Giro ’99
di RedazioneAttualità14 Luglio 2024 - 09:09
Potrebbe essere riscritta una delle pagine più brutte e dolorose nella storia del ciclismo, ora che la Procura di Trento ha riaperto le indagini per quanto accadde il 5 giugno 1999 a Madonna di Campiglio, quando Marco Pantani venne estromesso dal Giro d’Italia per la presenza nel sangue di valori di ematocrito non consentiti. Il filone che i pm della Dda trentina seguono è quello legato alle rivelazioni che già tempo addietro vennero fatte dal bandito Renato Vallanzasca, risentito dai magistrati nelle scorse ore, riguardo un diretto coinvolgimento della camorra nella vicenda.
Controlli antidoping falsati
Secondo le ipotesi di indagine che verranno ora approfondite, la camorra avrebbe avuto un interesse diretto nel falsare il risultato del Giro 1999, avendo puntato ingenti somme sulla sconfitta di Marco Pantani, che fino a quel momento era lanciato verso il bis in maglia rosa, dopo il trionfo dell’anno prima. Quindi la criminalità organizzata avrebbe fatto in modo di manomettere i risultati del controllo antidoping a cui il Pirata si era sottoposto, facendolo fuori dalla corsa alla vittoria.
Discesa verso il baratro
Ancora è tutto da vedere, e prima di tutto i pm dovranno valutare se ci sono gli elementi per riaprire il processo, ma di certo sappiamo che Pantani si è sempre proclamato innocente, e che da quel giorno non si riprese più, iniziando la discesa verso il baratro che lo portò alla morte il 14 febbraio 2004, ma anche su quella vicenda gravano ancora pesanti ombre.
(foto web)