Dopo Italia-Ungheria, parla Condemi “Cosa imparano i bambini?”

di Edoardo Ullo

È ancora tempesta dopo Italia-Ungheria per via dello scandaloso arbitraggio che ha falsato la partita dei quarti di finale del torneo olimpico di pallanuoto maschile che ha visto i magiari passare il turno dopo i rigori.

Una tempesta che non si placa visto che è il ricorso Azzurro per errore tecnico è stato respinto e dunque la partita non verrà ripetuta. Dal suo profilo Instagram parla Francesco Condemi, centrovasca catanese che ha subito il torto arbitrale dopo il suo tiro che aveva portato al pareggio l’Italia sul 3-3 che è poi stato rivisto al Var e ritenuto falloso al punto da espellere il giocatore definitivamente, da annullare il gol, da concedere il rigore agli avversari ed a costringere la Nazionale del ct Sandro Campagna ad una inferiorità numerica di 4 minuti.

Una decisione letteralmente inventata dalla coppia arbitrale. Condemi, catanese doc, è stato ascoltato nelle scorse ore dal jury della World Acquatics insieme al vicepresidente della Fin (Federazione italiana nuoto), Giuseppe Marotta, e al direttore tecnico azzurro. L’unica cosa positiva è il fatto che il centrovasca non è stato squalificato ma al tempo stesso tale decisione appare contraddittoria vista la motivazione dell’espulsione solitamente punita con la squalifica dal giudice sportivo.

Questo il post di Condemi su Instagram

Non riesco ad esprimere nessun tipo di emozione per quanto accaduto e mi chiedo cosa possano imparare i bambini da un atto come quello di ieri, in cui la politica è al di sopra dello sport – attacca Ciccio sul suo profilo Instagram –. L’unica cosa di cui sono certo è che, anche se il percorso è molto lungo, la ruota della vita gira per tutti: se ne può stare certi“.

Poi, Condemi chiude con una sorta di grido di battaglia: “Siamo italiani e siamo superiori a tutto questo: sempre a testa alta e mani sul cuore – conclude – sono orgoglioso di essere nato italiano: torneremo!“.

Foto Giorgio Scala / DBM