Il Palermo a Sassuolo per rialzarsi, Dionisi “Doveroso metterci la faccia ma i conti non tornano”

di Edoardo Ullo

La partita più difficile nel momento più complesso. Antivigilia di campionato per il Palermo. I rosanero, reduci da due cocenti sconfitte consecutive a Carrara ed in casa con il Catanzaro, sono stati buttati fuori dalla zona play off. E sabato 21 dicembre alle 15 al Mapei Stadium giocheranno con la formazione più tosta di tutte, almeno sulla carta: la capolista Sassuolo. Il divario è smisuratamente ampio se si pensa che le formazioni si apprestano a disputare la diciottesima giornata del campionato di serie B.

Gli emiliani hanno quasi il doppio dei punti dei siciliani: 40 contro 21. I rosanero non possono quindi permettersi ulteriori distrazioni.

Il momento è delicato. Il tecnico Alessio Dionisi lo sa bene e parla del momento non esaltante acuito anche dalla contestazione del pubblico. Durante la conferenza di presentazione del match si è parlato anche dei risultati negativi e delle prestazioni.

Per me è doveroso metterci la faccia – osserva – non vedo altre strade. Lavoriamo duro, speravamo di non andare incontro a questo. Siamo noi i responsabili. Le prestazioni sono diverse dai risultati, le sconfitte sono sei contro una del Sassuolo. Loro hanno segnato 38 gol, noi 17: questi numeri stonano. La squadra vuole una classifica diversa. Mi aggrappo a quello di positivo che vedo, col Catanzaro ho visto una reazione. I ragazzi mi sono piaciuti, il rischio di affondare c’era, dentro il risultato negativo c’è stata una prestazione. Non può bastare quello che stiamo facendo, qualcosa non torna. È normale che ci sia malcontento. Io ci credo allo stesso modo fin dal primo giorno”.

Squadra in ritiro

Tra gli argomenti snocciolati anche quello del ritiro, sia pure in città, della squadra. “La settimana è iniziata in ritiro – dice – è giusto che la società prenda le proprie decisioni. La squadra sta lavorando, il primo giorno ci siamo allenati bene ma con la scia della sconfitta. Dal secondo giorno abbiamo lavorato meglio. Col Sassuolo dobbiamo essere bravi mentalmente, sono i più forti del campionato”.

E ribadisce: “La veduta con la società è uguale. Il ritiro è stata una decisione societaria. C’è condivisione. Non mi parlate di futuro, in questo momento devo essere concentrato sul presente. Il club è composto da dirigenti preparati, c’è confronto e condivisione. Ognuno risponde per le proprie responsabilità”.

Inoltre: “Alla società interessano i risultati. Per me i risultati si raggiungono con la prestazione. Se ci mandano in ritiro vuol dire che sono arrabbiati in merito ai risultati”.

“Belle stagioni a Sassuolo ma non è più la mia squadra”

Il tecnico conosce bene Sassuolo, la ha allenata tre anni e due stagioni e mezzo in serie A. “Sono state belle stagioni. Li conosco, ma non è più la mia squadra. Affrontiamo una compagine forte, dobbiamo essere organizzati e preparati mentalmente. Non dobbiamo concedere le stesse ripartenze che abbiamo subito col Catanzaro. Dovremo essere prestativi e avere lucidità mentale”.

Diakitè ha ripreso gli allenamenti, Brunori tornato in gruppo

Si passa allo stato di salute dei giocatori: “Diakité ha ricominciato ad allenarsi, valuteremo. Brunori i primi due giorni non si è allenato con la squadra per un problemino lieve. Gli assenti sono sempre i soliti, Pierozzi non rientra. Saric ha iniziato ad allenarsi con la squadra. Col Sassuolo sarà una partita bella, dovrebbe essere stimolante affrontare la prima della classe. Ho visto tutti volenterosi”.

Prestazione di Carrara da cancellare

Il periodo lo si è ridetto più volte non è per niente positivo ma la prestazione con la Carrarese non è piaciuta a Dionisi. Ecco le sue parole: “Non mi è andata giù la partita di Carrara. Non c’è stato l’atteggiamento giusto, non possiamo permettercelo col Sassuolo. La squadra fa il possibile, a me è piaciuta col Catanzaro, anche se abbiamo perso. Dobbiamo stare dentro la salita, giochiamo contro il Sassuolo, abbiamo le qualità per batterli ma dobbiamo migliorare”.

Ed ancora: “Col Catanzaro ho fatto delle valutazioni, volevo avere giocatori offensivi. Sono scelte pro chi fa bene e spinge. A me la prestazione ha dato delle risposte”.

“Contestazione? Dispiace ma fa parte del mio mestiere”

Il Barbera ha fischiato copiosamente la squadra dopo il ko con il Catanzaro e l’entusiasmo della tifoseria sembra essere scemato del tutto. Dionisi racconta: “La contestazione fa parte del mio mestiere ma dispiace. È giusto che chi non sia contento manifesti il suo malcontento. Ho allenato in Serie A, è un campionato che ha una risonanza molto più grande, le spalle me le sono formate. Che devo fare? Ho il mio equilibrio e vado avanti per quello che sono. Mi dispiace, professionalmente non mi sposta niente. Ho scelto questa piazza per questo motivo, bisogna saperci star dentro, credo di esserne in grado. Umanamente dispiace, mi sento all’altezza”.

Ed anche i fischi ad Henry e Le Douaron fanno male. Dionisi difende i suoi ragazzi: “Mi dispiace. In allenamento rispondono bene, sono più prestativi. Io vado avanti, ho le spalle larghe e spero che per i ragazzi valga lo stesso. La partita è un’altra cosa, noi dobbiamo essere più bravi. I ragazzi ci sono rimasti male dei fischi, ma è normale. Siamo tutti responsabili, io per primo. Siamo pagati per andare oltre questo. Farò le valutazioni migliori per la prossima partita, dobbiamo fare punti col Sassuolo”.

E poi: “Henry nervoso? Non l’ho notato. È un ragazzo introverso e sensibile, dopo la partita ci sarà rimasto male dei fischi. Ho evitato di parlargli, posso solo dargli fiducia e lasciarlo sereno. Henry sa che alcune cose non stanno tornando, lavora per quello. Titolare col Sassuolo? Non ne sono sicuro”.

“Classifica non rispecchia valore del Palermo”

Per ultimo, l’allenatore sottolinea: “La classifica non rispecchia il nostro valore. Il responsabile sono io e tutto il Palermo. Ci metto la faccia perché è giusto che sia così. Il Sassuolo non mi sorprende; è una partita che dobbiamo giocare con tutte le nostre forze”.