Il ciclismo piange la giovane Sara Piffer, investita da un’auto mentre si allenava
di RedazioneAttualità24 Gennaio 2025 - 19:23
Si allunga il tragico elenco dei ciclisti morti sulle strade italiane a causa di incidenti stradali: a perdere la vita stavolta è stata una giovane ciclista, la trentina Sara Piffer, 19 anni, che è stata investita e uccisa da un’auto mentre si allenava in una strada interna tra i paesi di Mezzocorona e Mezzolombardo, in provincia di Trento. Con lei c’era il fratello Christian, anche lui ciclista agonista, che ha riportato ferite non gravi.
Tragico sorpasso
Secondo le prime ricostruzioni, un’auto guidata da un uomo di 70 anni della zona, impegnato in un sorpasso, ha invaso la corsia opposta centrando in pieno la giovane. Nonostante l’intervento immediato dell’elicottero del 118 e i tentativi di rianimazione, le ferite riportate sono risultate fatali.
Talento e determinazione
Sara Piffer correva per il Team Mendelspeck Ge-Man di Pineta di Laives e aveva partecipato a numerose competizioni nazionali e internazionali, distinguendosi per talento e determinazione. Nel corso della sua carriera aveva conquistato un titolo italiano nella specialità Madison su pista, e si era classificata seconda nella cronometro di Verla/Maso Roncador.
Promessa del ciclismo italiano
La tragedia ha scosso profondamente la comunità ciclistica nazionale ricordando Sara, che con i risultati raggiunti nella sua breve ma intensa carriera agonistica era stata capace di ottenere ottimi risultati, guadagnandosi un posto tra le promesse del ciclismo italiano.. La giovane avrebbe compiuto 20 anni a ottobre e viveva con la sua famiglia a Palù di Giovo, paese natale di un grande ciclista del passato come Francesco Moser.
Dati preoccupanti
L’incidente riaccende il dibattito sulla sicurezza dei ciclisti sulle strade, tema sempre più urgente alla luce delle numerose tragedie simili. Non a caso gli ultimi dati aggiornati sul numero di incidenti fatali per i ciclisti, riferiti al 2024, parlando di un problema sempre attualissimo, con numeri costantemente alti in termini di vite perse.