Ciclismo, tripletta storica di Van der Poel alla Paris – Roubaix

di Giuseppe Ortale

Van der Poel nella storia. Pogacar sfortunato. Terza posizione per un super Pedersen in una Roubaix bellissima

Tripletta storica per Mathieu Van der Poel (Alpecin – Deceuninck) che si aggiudica per la terza volta la Paris – Roubaix; per il campione olandese si tratta della terza consecutiva sulle pietre del nord eguagliando l’impresa del francese Octave Lapize (1908 – 1909 – 1910) e di Francesco Moser (1978 – 1979 – 1980). Secondo posto per il campione del mondo Tadej Pogacar (UAE Team Emirates – XRG) che taglia il traguardo con un ritardo di 1’18”; ultimo gradino del podio per Mads Pedersen (Lidl – Trek) che in volata ristretta ha la meglio su Wout van Aert (Team Visma | Lease a Bike); il danese avrebbe sicuramente meritato di giocare appieno le sue chances ma una foratura l’ha tagliato fuori dalla possibilità di battagliare con Mathiue e Tadej ad armi pari.

LA FUGA DI GIORNATA. Pronti e via e la gara sin dalle prime fasi è una gara tutta “pancia a terra” con il gruppo che tuttavia lascia andare via la fuga di giornata composta da otto atleti che portano il nome di Kim Heiduk (INEOS Grenadiers), Oier Lazkano (Red Bull – BORA – hansgrohe), Markus Hoelgaard (Uno-X Mobility), Jonas Rutsch (Intermarché – Wanty), Max Walker (EF Education – EasyPost), Jasper De Buyst (Lotto), Rory Townsend (Q36.5 Pro Cycling Team) e Abram Stockman (Unibet Tietema Rockets); il vantaggio massimo supera di poco i tre minuti ma sui primi tratti in pavé il plotone riduce a due minuti il distacco.

I PRIMI TRATTI IN PAVE’ E I TENTATIVI DEI BIG. Il primo tratto in pavé della giornata, quello di Troisvilles à Inchy, foratura per Filippo Ganna che accumula un ritardo di circa un minuto e deve sudare per rientrare, dopo un lungo inseguimento, nel gruppo dei migliori. A 115 km dall’arrivo in testa al gruppo si vedono gli uomini dell’Alpecin – Deceuninck che si preparano a portare Van der Poel ad affrontare nel migliore dei modi due tratti molto importanti in questa fase di gara come il quattro stelle di Haveluy à Wallers e la Foresta di Arenberg contrassegnato con cinque stelle; gruppo allungatissimo grazie all’azione di Pedersen seguito da Pogacar, Van der Poel, Ganna e il resto dei big che velocemente si avvicinano all’entrata della Foresta che risulta decisiva grazie alle gambe di Tadey e Mathieu che si portano altri 18 atleti mentre risultano attardati Ganna e Van Aert.

IN TRE IN TESTA ALLA CORSA. Lungo il tratto di Wallers à Helesmes nuovo attacco di Pedersen che mette tutti in fila ma è Van der Poel che sul tratto in asfalto che fa la differenza portandosi dietro il danese, il campione del mondo, il compagno di squadra Jasper Philipsen e lo svizzero Stefan Bissegger (Decathlon AG2R La Mondiale Team); i cinque trovano subito l’accordo e infatti il vantaggio a 72 km dall’arrivo è di poco superiore al minuto. Pogacar attacca nel settore 15 di pavé (Roseriers), la Rai se lo perde per il cambio canale, dove ne fanno le spese Pedersen e Bissegger con il danese che fora nel momento più importante della corsa. Les jeux sont fait.

DRITTO DI POGACAR. Tratto storicamente molto difficile di 3000 metri e 5 stelle quello di Mons en Pevel con Pogacar e Van der Poel che se le danno di santa ragione; a farne le spese è Philipsen che non riesce a tenere le ruote dei due fenomeni e il gruppo Pedersen che dopo qualche chilometro lo riprende. Ma il colpo di scena arriva nel settore di Pont-Thibault à Ennevelin dove il ciclista sloveno attacca ferocemente ma sbaglia una curva entrando ad alta velocità e arrivando per terra; bravissimo Mathieu che mette in mostra tutte le sue abilità alla guida della sua bicicletta. Tadej accumula un ritardo di circa 20″ e qui comincia una vera e propria cronometro per i due che giocano sul filo dei secondi.

CRONOMETRO PARALLELA. Una “crono” vera e propria che vede Mathieu guadagnare nei settori in pavé soprattutto nelle impostazioni delle curve; a 20 km dalla linea del traguardo cambio di bici per Tadej che a questo punto delle corsa si deve accontentare a difendere, senza problemi, la seconda posizione. Cambio bici anche per Van der Poel all’interno del micidiale Carrefour de l’Arbre pieno di tifosi. Dietro si muove Van Aert con Pedersen che in un primo momento si lascia sorprendere ma la gamba del danese, troppo sfortunato oggi, è in versione deluxe.

PASSERELLA FINALE. Il finale di gara è una vera e propria passerella per Mathieu che vince per distacco portando al termine una strepitosa doppietta Milano – Sanremo e Paris – Roubaix. Applausi per Pogacar degno campione del mondo e per l’indomito Pedersen. Tredicesimo Ganna.