La Sicilia conquista il Sahara, Francesco Como vince la 100 km nel deserto
Atletica leggera21 Ottobre 2025 - 18:28
La Sicilia aggiunge un’altra pietra miliare al palmares dell’atletica. Come nel caso di Marco Parrinello alla finale dell’IRONMAN alle Hawaii, un altro mazarese si è reso protagonista di un’impresa epica. Lo scorso 6 Ottobre si è disputata la “1oo km del Sahara” che è stata vinta dal siciliano, trapiantato in Puglia, Francesco Como. Si tratta di una ultramaratona che si corre nel famoso deserto africano ed è organizzata dall’associazione modenese Zitoway. A differenza delle altre gare che si sviluppano a tappe, la 100 km è un evento unico che si svolge in una sola giornata ed ha una cadenza di tre o quattro anni. La vittoria di Como, che ha corso sotto i colori della Polisportiva Team Francesco Ingargiola, è stata, come dichiarerà lui stesso, del tutto inaspettata. Il vincitore ha tagliato il traguardo in 12 ore e 20 minuti, su un massimo di 20.
RE DEL SAHARA PER UNA NOTTE
“L’ultima cosa a cui pensavo era di vincere. Il mio obiettivo è sempre la sfida con me stesso, mi ero ripromesso di chiudere in 12 ore. Poi, ovviamente l’appetito vien mangiando, e una volta che ero lì me la sono giocata fino in fondo. Tagliare il traguardo per primo è stata una gioia immensa, ho messo una bella ciliegina sul mio 2025 sportivo ed ho festeggiato al meglio i miei 50 anni. È stata un’esperienza incredibile, durante la corsa ci vuole tanta concentrazione quindi è difficile godersi il paesaggio. Fortunatamente avevamo dei giorni liberi dopo la gara che ho sfruttato per fare il turista insieme agli altri atleti“.
“Prepararsi ad un evento del genere non è mai semplice. Non sono seguito da un allenatore quindi sia la preparazione che la dieta me le gestisco in autonomia, ma ormai gareggio dal 2003, ho raccolto una certa esperienza. Ho optato per una preparazione da endurance con volumi di carico che mi permettessero di sviluppare resistenza aerobica. Il ritmo da tenere va modulato in base alla gara che si sta preparando. Ovviamente in gara poi si tiene un ritmo sempre più alto rispetto alla preparazione ma per chi è abituato a fare le maratone, penso che in tre mesi riesce ad affrontare questa 100 km“.
“Voglio ringraziare la Zitoway per l’organizzazione impeccabile, d’altronde sono nel settore da 25 anni e si vede che hanno esperienza. Organizzano eventi alle Canarie, in Islanda, mettono a disposizione di tutti un’equipe medica completa di alto livello e due cuochi italiani che cucinano direttamente dentro il campo base. Siamo partiti il 4 Ottobre chi da Roma e chi da Milano e una volta atterrati a Tunisi c’erano già i transfer che ci hanno portato al campo base“.
“Per partecipare alla gara erano obbligatorie determinate attrezzature. In primis un kit di pronto soccorso, un camelback da almeno 1,5 L, due luci frontali, una coperta termica, un accendino ed un fischietto. Poi, ovviamente, un cappellino, abbigliamento da running, scarpe da 3K e delle ghette per evitare che la sabbia entri nella scarpa. La gara aveva una durata massima di 20 ore con cancelli al 30° e 60° km, ogni 10 km c’era un punto di ristoro“.
Tutte le info e classifiche della 100 km del Sahara, zitoway