Calcio Catania nel caos: la Sigi non rispetta le scadenze, rischio penalizzazione
di Andrea FicheraCalcio09 Agosto 2021 - 19:27
Sembra non aver pace l’estate dei tifosi del Calcio Catania. Quando si pensava che i problemi finanziari fossero un lontano ricordo, e iniziava a muoversi il mercato in entrata, è arrivata l’ennesima doccia fredda per il popolo rossazzurro. Infatti, la Sigi non è riuscita a rispettare la scadenza di giorno 2 agosto riguardante il pagamento degli stipendi arretrati. Un ritardo che, quasi sicuramente, comporterà agli etnei una penalizzazione di 2 punti per la stagione di serie C 2021/2022. Nel frattempo, gli azionisti proprietari del Catania, dovranno versare nella giornata di oggi una fideiussione integrativa di 500 mila euro alla federazione. Una settimana caotica che ha portato a molti scontri nel CdA rossazzurro, alla disperata ricerca di nuovi investitori. Inoltre, il DT Maurizio Pellegrino è a lavoro per piazzare in extremis un paio di colpi in uscita. Operazioni necessarie per garantire il superamento di queste scadenze federali e non incappare in altre penalizzazioni. A far le valigie potrebbero essere due pezzi da 90 come Manuel Sarao e Luis Maldonado, corteggiatissimi da Lecco e Trento. Intanto la squadra, nonostante il blocco del mercato in entrata, continua la preparazione agli ordini di mister Francesco Baldini. Nella giornata di ieri, prima amichevole a Torre del Grifo contro la Jonica FC. Trionfano per 7-1 i rossazzurri con le reti di Russo, Russotto (2), Rosaia (2), Provenzano e Ceccarelli. Un test importante in vista dell’esordio in Coppa Italia, in programma il 21 Agosto, contro la Vibonese. Match che si disputerà in gara secca a Vibo Valentia. Esordio che segue all’indomani della scadenza imposta da Gaetano Nicolosi, uno dei maggiori azionisti del Calcio Catania, sul nodo stipendi. Necessario nei prossimi giorni trovare nuovi fondi. Lo chiede lo staff e lo chiedono alcuni giocatori che rischiano di liberarsi a zero. Sullo sfondo un nuovo investitore locale, che potrebbe dare una grossa mano alla Sigi e al futuro della matricola 11700.