FIM EHC. Sallustro, tutto pronto per un esordio europeo ad oltre 300 km/h
di Elio Natale CoppolaMotociclismo28 Aprile 2022 - 20:47
Prenderà il via domenica 1 Maggio il primo round del campionato europeo Hill Climb della FIM Europe. Anche quest’anno, il porta bandiera italiano è il vice-campione, della categoria regina Superbike, in carica Salvo Sallustro, sempre in sella alla sua Yamaha R1. Il pilota netino torna a competere dopo l’ultima gara del CIVS (Campionato Italiano Velocità in Salita) del 3 Ottobre a Monzuno (BO).
La tappa d’esordio di questa nuova stagione motociclistica si svolgerà in territorio austriaco. Per la precisione nel territorio del Landshaag, nel distretto di Urfahr-Umgebung che confina a nord con la Repubblica Ceca. Si tratta del tracciato più veloce e pericoloso d’Europa dove si raggiungono facilmente i 320 km/h. La pista, in particolare, parte dalle rive del Danubio per poi risalire la montagna sfiorando, al massimo della velocità, case e muretti.
In vista di questo primo impegno europeo abbiamo contattato proprio Sallustro per saperne di più sulle sue condizioni e sensazioni all’avvio di questo 2022 motociclistico.
“Apertura di stagione sul percorso più difficile. Terremo in alto la bandiera italiana”
Ciao Salvo, tu e il team come arrivate allo start del campionato europeo? “Il 2021 è stato un anno ricco di soddisfazioni, abbiamo portato in patria il titolo di Vice Campione. Adesso siamo proiettati verso le gare intercontinentali per confrontarci con piloti del calibro mondiale, ma non perdiamo di vista il palcoscenico della gare su strada europee e nazionali. Cercheremo, con grande sacrificio ed allenamento, di non saltare nessun appuntamento e di competere alle massime prestazioni nella Superbike. Presto avremo il resoconto di questa apertura di stagione sul tracciato più veloce e pericoloso d’Europa”.
Restando in tema gara, che sensazioni hai per questo evento in Austria? “Secondo me, questa è la tappa più tosta del campionato, non sarà una passeggiata. Si superano agilmente i 300 all’ora e ci sono dei tratti che mettono alla prova il fisico; ma, oltre a questo, ci sarà anche tanto lavoro mentale da fare. La preparazione è andata bene, avremo voluto fare più prove ma il tempo non ce l’ha permesso; direi che siamo pronti al 90%. Partiremo per l’Austria oggi stesso, ci aspetta un viaggio di circa 800 km. I piloti di zona sono, indubbiamente, i favoriti perchè conoscono bene il percorso. Noi, per questo inizio, puntiamo alla top 5, massimo top 10”.
Ti sei già fatto delle impressioni su questa nuova stagione? “Sarà un’anno molto duro. Tanti piloti che durante la pandemia si sono fermati adesso ritornano. La competizione sarà alta ma sia io che il mio team vogliamo tenere alta la bandiera azzurra e far valere il titolo di vice campioni. Inoltre, ci sono numerosi piloti italiani e questo è un bel segnale per tutto il movimento”.