Mediterranean Epic, quanto azzurro nel cielo di Spagna
di RedazioneCiclismo27 Marzo 2021 - 21:35
È ancora trionfo azzurro nell’edizione 2021 della Mediterranean Epic. Nella seconda tappa della marathon a tappe sui tracciati di Spagna l’Italia mette a segno altri due colpi con Chiara Teocchi e Daniele Braidot. Una grande prova di forza per la Nazionale di Mirko Celestino, che piazza ben 3 atleti sui podi di giornata.”Una giornata stupenda, i ragazzi hanno corso alla grande” ha commentato il CT Mirko Celestino al termine.
Chiara, che correva con la maglia di leader conquistata nella cronoscalata di ieri, concede il bis regolando di 42 secondi la tedesca Nina Benz, mentre non va oltre il terzo posto la campionessa del mondo marathon in carica Ramona Forchini, giunta al traguardo con una ruota a terra. La Teocchi dimostra ancora una volta di essere l’atleta più in forma del circuito: “Anche oggi è stata indubbiamente la più forte. Buone le prestazioni anche di Martina Berta, che ha chiuso quarta, e Greta Seiwald, quinta, nonostante sia caduta, riportando anche una botta sul sulla parte sinistra della gamba, ma ha finito la sua gara col sorriso, quindi niente di grave.”
Un po’ più dietro Eva Lechner “ma era tutto programmato, essendo reduce da una stagione ciclocross impegnativa al termine della quale è stata ferma 15 giorni per ricaricarsi”. Nell’intervista post gara Chiara Teocchi conferma il gradimento per questa formula: “Percorso divertente e gara impegnativa. Sono contenta per questa seconda vittoria”.
Nella prova maschile la svolta è a metà gara, quando avanti resta un gruppetto tra cui i fratelli Braidot, Nadir Colledani e Samuele Porro, in gara con i colori del team (Trek-Pirelli). Con loro una manciata di corridori, i primi dell’ordine di arrivo. Procedono tutti insieme lungo gli sterrati di single track che portano alla località iberica.
L’azione di Daniele inizia subito dopo l’attraversamento dell’autostrada, uscito da un sottopasso, quando manca meno di un chilometro. Alle sue spalle non risponde nessuno. Quando si decide a partire l’olandese Becking è ormai troppo tardi. L’orange si prende la seconda piazza, davanti a Luca Braidot. Nadir Colledani e Samuele Porro chiudono rispettivamente al 5° e 6° posto.
“Sono stati bravi – ha detto il tecnico azzurro al termine – e sono contento per Nadir, che ieri era particolarmente deluso per la prima tappa, invece oggi ha dimostrato di esserci e di poter lottare con i migliori. Un po’ sottotono Gioele Bertolini, ma in questa fase della stagione non bisogna pretendere troppo, perché siamo all’inizio e la preparazione non sempre è ottimale. Sono certo crescerà pian piano e poi fanno bene anche queste prestazioni per correggere e mirare meglio gli allenamenti.”
Domani tappa di 90 chilometri, Oropesa-Oropesa con 1.650 di dislivello