Magnini campione del mondo Master, le opinioni di Noera e Trippodo
di Simone MiliotiNuoto04 Marzo 2024 - 16:22
All’Aspire Dome di Doha si chiude anche la parentesi del campionato mondiale di nuoto Master. Dopo i siciliani dell’Olympia Palermo impegnati nel fondo, Andrea Runfola M35 e Fabrizio Cavataio M30 hanno chiuso la propria rassegna iridata con gli 800 stile libero dove si sono piazzati rispettivamente undicesimo (e secondo degli italiani) e ottavo (e secondo degli italiani). Tra i tesserati siciliani anche Alberto Travaglino M70 della Waterpolo Palermo che ha preso parte ai 50 rana chiusi in 14ª posizione, 50 farfalla (13°) e 50 stile libero (15°). Non tesserata con squadre siciliane era presente anche Federica Noera, nipote della più conosciuta Giulia, che nella categoria M25 ha ottenuto un prestigioso bronzo nei 50 farfalla.
La scena per quanto riguarda gli italiani se l’è presa Filippo Magnini che si è avvicinato al mondo Master negli ultimi dieci mesi e compete nella categoria M40. A questo mondiale ha vinto l’oro nelle sue gare a stile libero, 50 e 100 metri, e nei 50 rana. Il tris d’oro è stato un po’ oscurato dalle polemiche, sia a causa del personaggio che non si è proprio fatto voler bene (molti gli ricordano delle dichiarazioni pubbliche contro il mondo Master dove ora compete e vince), ma al tempo stesso anche perché alcuni credono che gli ex atleti di un certo calibro non dovrebbero gareggiare tra i Master dove non è detto ci sia sempre l’ex professionista contro.
Le opinioni di Giulia Noera e Tony Trippodo
Riguardo queste critiche abbiamo sentito l’opinione di due esperti siciliani del settore. Da una parte Giulia Noera che è una delle punte di diamante del nuoto Master siciliano in vasca, dall’altra Tony Trippodo che prima di essere tecnico di fondo è stato a sua volta fondista e quest’anno riprenderà a nuotare, “rimettersi in pista” dice lui, sia per tentare la traversata dello Stretto e poi di partecipare alle gare del circuito estivo siciliano di fondo nel settore Master.
“Nella vita ognuno fa quello che si sente di fare – dice Trippodo – potremmo discutere se è giusto che gareggi con gente che non è mai stata agonista, ma al momento per regolamento può farlo quindi è inutile parlare. Non è che toglie medaglie a nessuno, credo non si sia voluto allontanare da questo mondo, si allena si tiene in forma, e penso sfrutti questa situazione anche un po’ a suo vantaggio tramite qualche sponsor. Dall’altra parte è stato un campione, è libero di gareggiare, e a nostra volta possiamo sfruttare noi lui perché mantiene alta l’attenzione sul mondo Master e può far bene al movimento natatorio, perché può invogliare tanti a tornare nelle piscine che si erano svuotate dopo il Covid”.
“Il nostro mondo deve accogliere tutti – spiega Noera – e permettere a ognuno di confrontarsi con gente che viene da percorsi diversi: in passato anche io mi sono trovata a rivaleggiare con atlete di altissimo livello. Ricordo ancora Jim Montgomery, oro olimpico, battuto anche da Fabrizio Griffo in un evento o anche la partecipazione, sempre restando nello stile libero, di Van de Hoogeband o della Inge De Brujin in un Campionato Europeo che disputai qualche anno fa. Per quanto mi riguarda quindi il mondo Master resta aperto anche ai campioni come Magnini, che però si comportano in maniera corretta sin dall’inizio”.
Sembra chiaro che nel mondo Master italiano Filippo Magnini non goda di grande simpatia e non è per il fatto di essere un ex professionista. Sia Trippodo che Noera, come centinaia di altri atleti Master, ricordano le parole del campione che li definì “invasati”, “gente che da giovane faceva abbastanza ca**re” e ora partecipa attivamente a questo mondo e non si ricordano sue scuse dopo quelle uscite.